Quest’estate con le sue temperature da record ha messo in ginocchio animali e uomini. Non è ancora finita, chi sta in città dovrà vedersela con isole di calore urbano e senza possibilità di verde. Dall’altra gli animali domestici e la fauna selvatica dovranno essere tutelate da Enpa, Ministero della salute e altre associazioni. Un modo per alleviare i patimenti e i pericoli che gli animali corrono durante le ondate di calore estreme.
Animali d’affezione
Per analizzare la situazione di caldo record 2022 partiamo subito dai nostri amici animali domestici. Il loro benessere dipende totalmente da noi. Si deve ricordare che cani e gatti non possono contare come fanno gli uomini su sudore e regolazione della temperatura corporea. I cani producono sudore solo dal palmo delle zampe, ma non basta in caso di caldo estremo. Così utilizzano altri metodi per fare da bilancia agli effetti delle temperature troppo alte. Si tratta di meccanismi fisiologici, comportamentali e di respirazione. Per comportamentali si intende ad esempio la ricerca di una zona in ombra.
Per la respirazione invece aumentando il ritmo di inspirazione ed espirazione dell’aria possono disperdere il calore dal cavo orale. Ciò permette loro di mantenere una temperatura interna del corpo in una via di mezzo congeniale alle loro necessità. I cani vanno dai 38,5 ai 39 gradi, mentre i gatti dai 38,5 ai 39,5.
Inoltre, cani e gatti sono più soggetti a colpi di calore in situazioni di alte temperature, eccessiva umidità e scarsa ventilazione. Il maggiore pericolo di colpo di calore è per i cani rispetto ai gatti. Tutti gli animali però sono a rischio se stanno in luoghi chiusi e caldi. Un rischio che a livello umano tocca in maggioranza anziani, individui fragili o obesi, causando morte in tempi brevi.
Nei colpi di sole il pericolo è l’azione diretta dei raggi del sole. Tale rischio si corre meno in casa. Succede solo nel caso che il padrone sia poco attento e lasci l’animale legato al sole o in un recinto senza ombra. I colpi di sole sono simili a quelli di calore e la pelliccia è fondamentale per la determinazione del rischio dell’animale. Le pellicce nere sono più esposte al calore, mentre quelle bianche alle ustioni (specialmente del muso). Il peggio è per gli animali tosati, senza quindi protezione dai raggi del sole.
I consigli del Ministero
Il Ministero della salute stila una serie di regole ligie al buonsenso che proteggono gli amici animali da rischi e pericoli. Non lasciare mai gli animali in auto, anche se con finestrini un po’ aperti o con parcheggio all’ombra. Anche perché con temperature estreme gli interni del mezzo posso riscaldarsi molto rapidamente. Non lasciare gli animali alla luce diretta, preoccuparsi di lasciare loro sempre acqua fresca, in special modo dopo l’abituale esercizio fisico.
Non portarli a spasso nelle ore più calde del giorno. In spiaggia solo in condizioni di favorevole ventilazione e ombra. Anche per chi parte in vacanza si deve viaggiare quando fa più fresco con ciotola, acqua e asciugamano per il tuo animale. Nella guida dell’auto evitare scossoni o accelerazioni brusche, visto che anche gli animali soffrono di mal d’auto. Organizzare soste frequenti per far smuovere le zampe al cane o permettere all’animale di fare i suoi bisogni.
Estate, altri pericoli
Durante il periodo di caldo estivo le elevate temperature aumentano anche la capacità di replicazione dei batteri. Il consiglio quindi è di non lasciare resti di cibo nelle ciotole. Se marciscono possono provocare intossicazione agli animali. Altro rischio è rappresentato da forasacchi, a volte, è un pericolo un po’ trascurato. Ulteriore pericolo sono le graminacee come avena o orzo. Trattasi di spighe secche che si infilano nel pelo proseguendo dirette verso la cute causando ferite e infezioni anche gravi. Il consiglio è spazzolare con cura dopo le passeggiate.
Massima attenzione anche nei gatti se si verifica lo scuotimento della testa. Altri sintomi possono essere starnuti ripetuti o l’animale che si lecca spesso una parte del corpo. Altro rischio estivo sono pulci, zecche, parassiti e pappataci nella zona della testa. Consigliabile è controllare il mantello degli animali che trascorrono molte ore del giorno all’esterno. Se si trova qualche parassita indesiderato, allora si deve trattare con antiparassitari per prevenzione. Meglio prevenire che curare malattie pericolose per cani e gatti come l’ehrlichiosi, filariosi, leishmaniosi, rickettsiosi.
Fauna selvatica
Il caldo è patito molto anche dagli animali selvatici. L’Enpa a giugno 2022 ha lanciato l’allarme soprattutto per il problema degli incendi. Ecco le accortezze che l’Enpa consiglia per aiutare la fauna selvatica sia in città che in campagna. Mettere ciotole d’acqua fresca per ristoro di animali, ma anche di uccelli e ricci. Non tagliare o potare zone di verde o cespugli. Per non togliere ombra alla fauna e il posto per nidificare agli uccelli, visto che la calda estate è il periodo di cova.