L’AGCM ha sanzionato Postemobile per pratiche commerciali scorrette. La sanzione ammonta ad 1,5 milioni di euro. Nel mirino dell’autorità le tariffe a consumo che, allo scadere dei pacchetti di dati e voce inclusi nell’offerta, si attiverebbero in automatico, con il rischio di inaspettati salassi sulla bolletta a fine mese.

Tale condotta, censurata dall’AGCM, riguarderebbe una lunga lista di offerte di Postemobile, tra cui Creami Extra WOW 100, Creami Relax 100, Creami Relax 20 e PosteMobile Connect.

Postemobile consentiva la «prosecuzione del traffico in uscita (voce, SMS e dati) in caso di credito insufficiente sulla scheda SIM» al momento del rinnovo dell’offerta periodica, «attraverso l’attivazione automatica di una componente tariffaria a consumo che il consumatore non ha richiesto».

In questo modo, Postemobile poteva addebitare al cliente fino a 3,5 euro al giorno per un pacchetto di 400MB di traffico internet. Imposto, spiega l’AGCM, che veniva addebitato al primo utilizzo giornaliero. Stessa storia per le chiamate, dove, finiti i minuti inclusi nell’offerta, si passava ad una tariffazione compresa trai 12 e 25 centesimi al minuto.

Il problema, sottolinea l’autority, è che il cliente non veniva affatto avvertito dell’attivazione di questa tariffazione così aggressiva.

«Il fatto più grave è che PosteMobile ha trovato un vero e proprio meccanismo mangiasoldi in ricarica. Funziona in questa maniera. Un sms segnala la necessità di credito residuo non sufficiente per rinnovare la propria offerta con una scadenza vaga»,

si legge in una delle testimonianza dei consumatori allegate al bollettino dell’AGCM.

«Es. Il 29 agosto un sms alle 13 avvisa: offerta in scadenza tra tre giorni (30-31-1 settembre alle 13 dunque). Ma il 31 agosto alle 7 un sms avvisa: l’offerta sarà rinnovata entro 24 ore. L’offerta però viene sospesa già dalle 00:00 del 31 agosto in attesa di credito. Il cliente più accorto mette il telefono in
modalità aerea o disattiva i dati per evitare la spesa anche di 1 solo Cent aggiuntivo in automatico
dalle 23:59. E infatti un sms alla riaccensione del telefono avvisa: ora chiami a 18 C al minuto e
navighi con 400Mb al giorno a 3,5€.
Ma la beffa è dietro l’angolo…..
Quando si ricarica il credito, e quindi si fa per riattivare la linea dati, il sistema PosteMobile
addebita prima un’offerta MAI RICHIESTA DI 3,5€ per 400Mb di dati e soltanto dopo la propria offerta mensile!»

Il motivo della frustrazione dei clienti è più che evidente. E il perché della sanzione da oltre 1,5 milioni di euro, pure.