Ti capita spesso o sempre di dimenticare il nome di una persona appena presentata? Capita in modo generale e non è un principio di Alzheimer né di demenza senile. In pratica, però, non è piacevole e ti mette a disagio facendoti passare per una persona distratta.
I ricercatori hanno approfondito la questione cercando di avere una soluzione al problema. Gli studiosi hanno arruolato un gruppo di 24 volontari per chiedere lo studio di 80 foto associate ad alcuni nomi. Dopo, i partecipanti hanno fatto un sonnellino. Durante il riposo hanno avviato una registrazione, dove la metà dei nomi associati alle foto veniva ripetuta a basso volume. In sottofondo una musica rilassante.
Lo scopo dello studio era capire se durante il sonno alcune funzioni della memoria permettessero ai volontari di ricordare meglio i nomi collegati alle foto. L’audio con i nomi è stato proposto nella fase più profonda di sonno (nella prima metà della notte). Alla fine gli studiosi hanno attestato che i partecipanti ricordavano meglio i nomi ascoltati nel riposo. Inoltre, avendo un ricordo solido del nome e facendo l’associazione del nome al viso corretto. In sintesi, i ricordi possono essere riattivati durante il sonno e poi un buon sonno può migliorare la capacità di memoria.