La grande siccità odierna sta mettendo in ginocchio i nostri fiumi e le vongole del Mediterraneo. Si hanno così conseguenze che si ripercuotono su ambiente ed economia (pescatori e ristoranti). L’Associazione CIA – Agricoltori Italiani lancia l’allarme dell’estinzione progressiva delle vongole italiane. Di conseguenza sempre più introvabili e costose.
A causa delle “acque bianche” questi molluschi muoiono. Inoltre, le temperature roventi hanno accelerato la proliferazione delle alghe. Queste ultime quando marciscono rilasciano sostante tossiche che sbiancano l’acqua togliendo ossigeno. Ciò uccide pesci e vongole. I pesci possono anche salvarsi spostandosi, ma le vongole no.
Il caldo record sopraggiunto ha messo in crisi il commercio ittico. L’associazione CIA ha stimato un 35% di molluschi morti fra il Po e l’Adriatico. Si tratta dell’habitat ideale per la vongola verace che arriva dal Polesine sulle tavole italiane. Tutto questo potrebbe portare a un aumento dell’export dei prodotti ittici dalla Grecia o dalla Turchia. L’85% dei consumatori italiani sembra però che prediliga la lavorazione italiana per i controlli più seri e ligi.
Gli svantaggi quindi toccano l’ambiente e l’economia. Ecco che un piatto di spaghetti allo scoglio, se prima costava 12 euro, ora costa 14 euro. Il rischio più grande è un calo dei consumi del 50%.
Sono 1.500 aziende per una produzione di circa 95mila tonnellate annue (dato PescAgri-Cia), che lamentano il rischio di mancati redditi per decine di milioni.
associazione CIA