Secondo uno studio del Pew Research Center, Facebook è ormai diventato completamente irrilevante tra gli adolescenti. Viene utilizzato da appena il 32% dei ragazzi con un’età compresa trai 13 e 17 anni. Tempi lontanissimi dal 2015, quando il social fondato da Mark Zuckerberg era in grado di raggiungere il 71% degli adolescenti.
La cosiddetta Gen Z oggi è ammagliata da altre piattaforme, come Instagram, TikTok e Snapchat. “Facebook oggi dà agli adolescenti lo stesso tipo di emozioni che si otterrebbero leggendo una email di spam”, concludono gli analisti di Pew Research Center.
Secondo lo studio, oggi esistono circa cinque diverse piattaforme in grado di offrire un feed da ‘scrollare’ “potenzialmente infinito”, ma ovviamente il tempo delle persone non è altrettanto infinito. Ne consegue che gli utenti tendono a privilegiare l’uso di due o tre piattaforme. In questa guerra serrata per conquistare l’attenzione delle persone, Facebook non è stato capace di fornire i giusti incentivi agli adolescenti. Da qui la costante perdita di terreno a vantaggio di prodotti alternativi tra cui Instagram, sempre di proprietà di Meta.
In realtà, il social non ha mai particolarmente scaldato il cuore dei giovanissimi. Lo rivelavano già le conclusioni dello studio condotto nel 2013 sempre dal Pew Research Center: “sebbene Facebook sia ben integrato all’interno delle vite quotidiane degli adolescenti”, scrivevano quasi dieci anni fa i ricercatori, “spesso viene percepito come una sorta di presenza obbligatoria o comunque legata ad una qualche forma di utilità e non di intrattenimento”.
Oggi Facebook non ha più quel ruolo di “social network da frequentare assolutamente”, pena il perdersi gli aggiornamenti fondamentali sulla vita dei propri cari, o rimanere tagliati fuori dai mille gruppi e sottogruppi della scuola.
Le conclusioni dello studio del Pew Reasearch Center sono in tutto e per tutto simili a quelle delle stesse ricerca interne condotte da Facebook “I giovani vedono Facebook come un social network frequentato da 40 o 50enni“, si leggeva in uno dei dossier interni dell’azienda di Mark Zuckerberg. Dossier che sarebbero dovuti rimanere segreti, ma che sono stati divulgati nel 2021 dalla talpa’ Frances Haugen.”I contenuti pubblicati su Facebook vengono percepiti dai giovani come ‘noiosi, falsi o negativi'”.
Secondo le stesse stime interne di Facebook, il social network continuerà a perdere mordente tra gli adolescenti anche in futuro. In assenza di un forte cambio di rotta, Facebook è destinato a diventare completamente irrilevante tra tutte le fasce demografiche più giovani.