Alzheimer: 10 minuti al giorno di autoriflessione proteggono dalla demenza

autoriflessione

Se si riesce a essere autoriflessivi con noi stessi rivalutando emozioni, pensieri e gesti quotidiani, allora siamo già un passo avanti! Già, perché si riduce in modo importante e si previene un peggioramento della demenza. Un recente studio ha dimostrato una relazione positiva tra self-talk e la riduzione dei sintomi di Alzheimer. Cosa si intende per self-talk positiva? In pratica a un’osservazione profonda di pensieri, azioni e sensazioni senza un giudizio affrettato e severo. Non è un modo per rimuginare sui propri sbagli, ma una riflessione costruttiva, calma e comprensiva del proprio stato d’animo.

Necessitiamo di imparare a renderci conto dei piccoli obiettivi raggiunti quotidianamente. Ciò aiuta a rallentare-ridurre e a prevenire lo sviluppo della demenza. Non si sanno ancora i motivi neurologici, ma la spiegazione per ora è attraverso la riduzione di cortisolo. Un ormone dello stress che si forma quando siamo appunto sotto un forte stress. Un impatto negativo su memoria e salute psicologica.

Diminuendo i livelli di stress si possono ridurre anche la depressione e altri aspetti negativi sulla nostra memoria. Una terapia psicologica potrebbe essere essenziale per creare abitudini più sane.

 

Al momento non ci sono metodi di prevenzione efficaci per la demenza. Quindi identificare altri fattori protettivi potrebbe rivelarsi molto utile per migliorare la prospettiva di guarigione.

dottoressa Harriett Demnitz-King, Università di Londra, una delle ricercatrici capo della ricerca

 

 

Una self-talk positiva è utile a chi soffre di demenza, ma è importante anche per prevenire l’Alzheimer e fare una vita meno stressante. Sono sufficienti 10-15 minuti di pensieri positivi per cambiare la vita quotidiana.

 

 

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