Nel tentativo di risolvere il problema delle applicazioni zombie, Google e Apple hanno falcidiato un enorme quantità di app dai cataloghi dei loro rispettivi marketplace. Nel corso del secondo trimestre del 2022, le due aziende hanno rimosso complessivamente oltre 592.000 applicazioni.

Il dato si riferisce ad un gruppo eterogeneo di applicazioni: alcune non venivano aggiornate da molti anni, ed erano state a tutti gli effetti abbandonate dai loro stessi sviluppatori; altre app sono state rimosse per ragioni di sicurezza, ad esempio perché non avevano rispettato le policy dei due store o perché includevano dei contenuti pericolosi o fraudolenti.

Quasi 600.000 applicazioni non sono poche, a maggior ragione considerando che durante il primo trimestre del 2022 Apple e Google si erano limitate a rimuoverne 220mila, cioè meno della metà.

La stragrande maggioranza delle applicazioni rimosse apparteneva alla categoria delle cosiddette app zombie: ossia software che non ricevevano alcuna forma di aggiornamento da oltre due anni. Gli aggiornamenti sono importanti, sia perché consentono all’app di funzionare correttamente con le ultime versioni dei sistemi operativi, sia perché migliorano la sicurezza dell’utente rimuovendo eventuali exploit e vulnerabilità. Ben il 64% delle app rimosse dall’App Store della Apple non venivano aggiornate da minimo due anni.

Cumulativamente, le applicazioni cancellate da Google e Apple avevano ottenuto nel corso degli anni oltre 172 milioni di visualizzazioni. Una piccola minoranza delle app cancellate – 35 – erano legate alla banca russa Sberbank, recentemente oggetto delle sanzioni contro la Russia approvate dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.