La siccità continua a mettere in ginocchio tutta l’Italia, ecco che i fiumi e i laghi sono in serio pericolo. Ci sono dati poco chiari su come tali corsi d’acqua dolce reagiscono al cambio del clima. Anche su quanti sono veramente a rischio e quali sono i più resistenti. La risposta potrebbe darla la prima mappa globale creata relativa alle acque dolci della Terra. I suoi dati sono relativi a più del 95% di laghi, fiumi e bacini idrici terrestri. Chi dovrà raccoglierli è il satellite Swot. Il suo lancio sarà a novembre 2022 dalla California.

 

Le banche dati attuali forse contengono informazioni su un paio di migliaia di laghi in tutto il mondo, quel numero è destinato ad aumentare fra 2 e 6 milioni.

Tamlin Pavelsky, Università della Carolina del Nord, Chapel Hill, responsabile scientifico per le rilevazioni di Swot sulle acque dolci

 

 

Lo scopo è una gestione migliore di tali riserve d’acqua con strumenti validi per poterle tutelare dal repentino cambiamento climatico. Il satellite Swot misurerà il livello dell’acqua, raccogliendo i dati sui laghi estesi su oltre 6 ettari e fiumi più larghi di 100 metri. Ci sono satelliti in orbita che osservano la Terra. Essi sono già capaci di avere ruolo di questo tipo (livello ed estensione acque dolci), ma essenziale è capire il loro cambiamento.

Un metodo che però richiede estremi sforzi su tempo e risorse per il confronto di misure prese da differenti strumenti di diversi satelliti. Lo scopo di Swot è riuscire da solo a fare la prima mappa di visione globale con misure omogenee e tempi più veloci. Un modo per capire i cambiamenti di estensione e volume delle acque dolci terrestri.