Nel sonno il nostro organismo lavora in compiti importanti: recupero del fisico, la riparazione crescita muscolare, produzione e regolazione a livello ormonale. Allora visto tutto il lavoro che fa, quante ore si dovrebbe dormire? La risposta è ardua. Si devono considerare vari fattori: aspetti genetici, l’età, le abitudini e varie patologie con terapie specialistiche. Le persone dovrebbero dormire dalle 7 alle 8 ore, mentre altre hanno necessità anche di 9-10 ore di sonno.
Dormendo 8 ore si evitano problemi neurologici e di comportamento rischiosi per la nostra vita. Oltre alla quantità è essenziale la qualità del sonno, che oggi è diminuita in modo drastico. La diminuzione del sonno a breve o a lungo termine provoca tante disfunzioni. Come stanchezza, disturbi di attenzione, memoria e concentrazione, troppa sonnolenza diurna, disturbi dell’umore e ansia.
Inoltre, la mancanza di sonno a lungo periodo aumenta la fame di cibi ricchi di zuccheri e calorie e negativizza il corpo per l’allenamento fisico. Inoltre, c’è un calo muscolare. Nella mancanza di sonno a breve periodo c’è un’alterata capacità di ripristino di scorte di glicogeno importanti per l’attività sportiva.
Se gli effetti negativi della mancanza di sonno durano nel tempo, allora bisogna affidarsi a uno specialista. La quantità di sonno non è uguale per tutti, l’orario ideale per andare a letto e svegliarsi dipende dall’orologio biologico di ciascuno. Si parla di Bio-Ritmo naturale soggettivo di nome Cronotipo.
Ecco alcuni semplici consigli per un buon sonno:
- regolarità di orari di sonno e sveglia
- una routine rilassante prima di dormire
- non fare pisolini pomeridiani per chi ha difficoltà ad addormentarsi
- allenamento
- creare la giusta atmosfera in camera da letto
- uso di materassi e cuscini di qualità
- sfruttamento luce per regolare ritmo circandiano
- eliminazione alcol, sigarette e cene pesanti
- niente pc, tv e telefonini prima di dormire
- non avere stimoli nella stanza da letto
- nessun farmaco che influenza il sonno prima di dormire