A cosa serve un lucchetto che può essere aperto da ogni chiave? A fondamentalmente nulla. Capirete allora quanto sia grave il pasticcio che ha accompagnato il lancio del nuovo Google Pixel 6a: secondo molti utenti, il lettore delle impronte digitali può essere sbloccato da chiunque.
Nel senso che non riconoscerebbe come valide solamente le impronte digitali registrate dall’utente, ma anche tutte le altre. Qualsiasi malintenzionato potrebbe sbloccare il telefono semplicemente scansionando il suo dito, anche se questo non risulta nei registri dello smartphone.
La buona notizia è che lo smartphone deve ancora fare il suo debutto ufficiale. Il nuovo Google Pixel 6a sarà, infatti, disponibile esclusivamente a partire dal 28 luglio, ossia tra due giorni. In teoria Google ha ancora un po’ di tempo per risolvere il problema, ammesso che il difetto dipenda dal software e non dal lettore in sé. Per il momento dell’eccessiva permissività del lettore delle impronte se ne sono accorti i tanti giornalisti e influencer che hanno avuto il telefono in prova in questi giorni.
Il Google Pixel 6a monta un nuovo lettore per le impronte integrato sotto allo schermo. Google lo aveva pubblicizzato sottolineando che fosse molto più veloce della soluzione adottata sui suoi smartphone più vecchi. È stata di parola, forse un po’ troppo. Sbloccare il telefono usando i dati biometrici richiede effettivamente una frazione di secondo, il problema è che per farlo non serve nemmeno avere l’impronta ‘giusta’.
Al momento non è chiaro se Google stia già lavorando ad una soluzione. Ad ogni modo, sembra che il difetto non riguardi tutte le unità dello smartphone.