Gli Anelli del Potere: l’analisi del primo trailer con Sauron (forse)

Direttamente da San Diego e dal festival della cultura pop e del fandom per eccellenza, il Comic-Con, arriva il primo lungo trailer per l’attesissima serie tv prequel Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, che debutterà il prossimo 2 settembre sulla piattaforma streaming. Finalmente si scopre qualcosa di più sul Villain di turno.

Il primo teaser ci ha riportato nella Terra di Mezzo, il secondo teaser ci ha dato il benvenuto facendoci assaporare tutte le atmosfere di quella Terra, così ben descritta dal suo autore J.R.R. Tolkien, insieme ai suoi personaggi, alle sue creature, alle sue razze e architetture che grazie alla trilogia di Jackson avevamo già impresso nella nostra mente. Tuttavia in ogni teaser si faceva riferimento ad un pericolo, ad una minaccia, ad un risveglio, immagini di guerre e devastazioni e un qualcosa che aleggiava di cui tutti conoscevamo perfettamente il nome: l’Oscuro Signore Sauron. Tuttavia in nessun teaser, nonostante l’avessimo analizzati frame per frame, siamo riusciti a scovare l’ombra di colui che forgerà tutti gli anelli del Potere: fino al primo trailer mostrato durante il San Diego ComiCon.

A differenze delle altre volte dove analizzeremo ogni singolo frame, cercheremo di raccontare in modo cronologico questo primo grande trailer evidenziando soprattutto le novità che ci sono rispetto agli altri due teaser già in nostro possesso.

Detto ciò iniziamo il viaggio all’interno del nuovo trailer.

Le immagini iniziano con la protagonista indiscussa di questa prima stagione, la giovane Galadriel (interpretata dalla bravissima Morfydd Clark) intenta ad impilare, su una sorta di simulacro, degli elmi elfici in ricordo di una battaglia sanguinolenta, probabilmente la terza grande battaglia raccontata ne Il Silmarillion nella quale gli elfi decidono di affrontare Morgoth. Questa scena è una rivisitazione della Haudh-en-Ndengin, detta anche la Collina del Massacro, e se fosse così è certamente una citazione molto elevata perché ricorda un momento tragico della storia degli elfi, con diversi tradimenti da parte di alcuni uomini, nella quale ci sono moltissime perdite importanti. Anche se Galadriel, sembra non vi abbia partecipato, è facile pensare che vi sia recata per portare omaggio a tutti quei morti ricordando che la cosa importante, però, oltre alla scena, sono le parole: la speranza di non dover più combattere. Ma è una vana speranza, che presto sarà infranta.

Dopo questa scena così evocativa il trailer continua, e le parole di Galadriel e Gil-Galad (Benjamin Walker) continuano su questa linea

le nostre gioie sarebbero state senza fine, i nostri giorni di pace hanno inizio

Dopo queste parole, così incoraggianti, scorrono davanti a noi scene che abbiamo visto sia su fotografie che su fermi immagine di altri teaser come l’incoronazione “sacrale” di Galadriel, probabilmente dopo la vittoriosa missione in cerca degli ultimi servi di Morgoth rimasti, e la cena nel Lindon tra Elfi, Nani e Uomini di Nùmenor a suggello di una sperata era di pace.

Le cose però andranno diversamente e iniziano a cambiare.

Infatti, mentre vediamo le ormai familiari scene della cometa che cala sulla Terra di Mezzo e Sadoc Burrows (Lenny Henry) che avvisa gli altri Pelopiedi dei quello che sta succedendo nel cielo, la scena si sposta nella notte Nùmenoreana. E qui, in una stanza segreta del palazzo dei Re, vediamo Galadriel a colloquio con la Regina Mìriel che le mostra un Palantìr! 

Altra conoscenza molto importante nell’ambito cinematografico collegato a Il Signore degli Anelli. I Palantir li abbiamo visti nelle già due trilogie e ne conosciamo benissimo i loro poteri, ma forse non tutti sanno che sono degli oggetti risalenti alle prime ere. Le Pietre Veggenti (Palantir) furono un dono degli Elfi di Eressea agli Uomini dell’Ovest, che li usavano per controllare i loro possedimenti oltre l’Isola, o, come in questo caso, vedere cosa accadeva nel mondo. Ovviamente nel momento che Galadriel appoggia la mano sul Palantir ecco tornare nella sua mente una serie di drammatici ricordi come l’amato fratello Finrod: rivediamo scene della Prima Era, già viste nei precedenti teaser, ma soprattutto la bellissima situazione in cui Galadriel piange il fratello Finrod (Will Fletcher) e si prende cura del suo corpo martoriato dalle ferite (probabilmente inflitte da una bestia…).

Il male è dietro l’angolo…

Finalmente dopo mesi e mesi di speculazioni arriva la conferma, che l’Oscuro Signore conosciuto da tutti ci sarà in questa serie. Sentiamo il suo nome pronunciato da un personaggio che prende il braccio del giovane figlio di Bronwyn, Theo (Tyroe Muhafidin) e gli chiede se ha mai sentito di Sauron mentre il ragazzo, che ha un marchio enigmatico sul braccio, arretra spaventato. Una mano con un artiglio si avvicina ad una porta e Theo tiene in mano la strana spada (vista nei characater-poster) che si illumina di una luce ferale e in mano sua sembra ricomporsi.

Che Theo sia legato in qualche modo al male e nel suo futuro ci sia un destino da Spettro dell’Anello? Chi può saperlo…

Precedentemente un’immagine che tutti avevano dato per il volto di Sauron, smentita poi dalla stessa attrice che ha voluto chiarire il suo ruolo di Maia corrotta da Morgoth a Valinor (Sauron non fu l’unico, ovviamente) e che diviene sua sacerdotessa (in un’altra scena la vediamo in cima ad un picco proprio in queste vesti) passando poi al servizio di Sauron, interpretata dall’attrice Bridie Sisson. 

Le scene che proseguono ripercorrono degli ambienti già visti nei teaser precedenti tra cui il regno nanico di Khaza-Dum, ma qui una battuta ci ha fatto sobbalzare: una discussione tra il principe dei Nani Durin V (Owain Artur) e il padre Durin III (Peter Mullan) che pare voler non avere niente a che fare con lo scavare sempre più in profondità

tentando l’ombra a seppellirci tutti sotto la Montagna

Sappiamo tutti che nascosto a Khazad-Dum c’è un certo Balrog che nelle Ere successivi andrà a scontrarsi con il nostro buon Gandalf. Chiaramente è troppo presto per risvegliarlo, ma se fosse un monito ci sembra più che coerente con la time-line.

Ma torniamo al Male

Alla figura di Sauron che aleggia in questo trailer come uno spettro dell’anello. Sauron è un mutaforma, da qui il primo inghippo dell’immagine della sacerdotessa scambiata per l’Oscuro Signore, e probabilmente lo vedremo sotto diversi aspetti. Sappiamo dai testi che aveva la possibilità di trasformarsi anche in diverse creature e ad un certo punto notiamo un primo piano di una mano con artiglio, appartenente ad un personaggio con cotta di maglia, che avanza tra una fila di Orchi riverenti che indossano cappucci e maschere per proteggersi dal Sole. Sauron o il famoso Adar? (spererei più nel primo).

Nelle scene successive, le novità più interessanti sono un dettaglio senza dubbio del grande serpente marino che probabilmente distruggerà la zattera con Galadriel e Halbrand, una creatura talmente grande che lo stesso Tolkien rappresentava nelle mappe come una creatura così enorme da prendere quasi l’intero mare del Belegaer. Poi, dopo altre scene d’azione, tra cui una battuta molto importante di Durin III che ricorda

Non può esserci fiducia tra martello e roccia. Prima o poi uno dei due si romperà per forza

quindi un monito per coloro che vorranno ancora scavare a causa del Mithril ecco il frame forse più enigmatico di tutti: la sacerdotessa di Morgoth (scambiata per Sauron) che soffia su una foglia in una caverna oscura mentre si ode una voce

Ti hanno raccontato molte bugie sulla Terra di Mezzo

Che sia la voce di Sauron che sta tentando qualcuno, con i suoi soliti modi dolci come il miele? Qui ci azzardiamo a dire che con molta probabilità l’Oscuro Signore ha iniziato a corrompere diverse menti tramando alle spalle di molti per cercare di ascendere al potere. Oltre alla scena finale dove l‘elfo Arondir viene inglobato da alcune mani legnose (che siano gli alterego non amichevoli degli Ent) la bomba ci viene data dalla visione del Balrog. Difficile che sia il Flagello di Durin incontrato da Gandalf nelle miniere di Moria, ma potrebbe essere il Signore dei Balrog, Gothmog. Diamo una probabilità, e se fosse sarebbe molto bello, anche ad uno dei Maiar irretiti da Morgoth che si è appena trasformato in un demone d’Ombra e Fiamma quindi con la visione della trasformazione in Balrog.

Insomma una conclusione spettacolare che ci dona ancor di più la sensazione che la scrittura di questa serie sia molto coerente con gli scritti di Tolkien, ci sono libertà, ma a quanto pare perfettamente integrate con l’epopea della Terra di Mezzo.

Tuttavia ci sono alcune scene, non arrivate nei canali ufficiali, ma confermate da vari tweet dove è stato mostrato sempre al San Diego ComiCon una parte di trailer con la distruzione dei due alberi Telperion e Laurelin con un’ombra inquietante alle loro spalle…Morgoth!!!!!

Il viaggio anche oggi è terminato

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