Tesla ha comunicato i risultati finanziari del trimestre appena concluso. Sono relativamente positivi: sebbene il produttore abbia diminuito il numero di auto consegnate, è comunque riuscito a chiudere anche questo trimestre in positivo.
Nella lettera agli investitori, il CdA di Tesla menziona le numerose sfide che incombono sul futuro dell’azienda e, più in generale, sull’economia globale. La casa automobilistica si prepara ad un periodo di grandi difficoltà.
Tesla ha annunciato di aver generato profitti per 2,26 miliardi di dollari. È un dato in aumento su base annua, ma in calo rispetto al trimestre precedente, che era stato chiuso con profitti di 3,3 miliardi di dollari. Anche i ricavi sono in calo: 16,9 miliardi di dollari contro i 18,7 miliardi del primo trimestre del 2022.
Un anno fa Tesla aveva generato ricavi per 11,9 miliardi di dollari, totalizzando utili per 1,1 miliardi di dollari. Tesla ha attribuito le performance superiori ad una riduzione di alcuni costi – ad esempio ha pagato a Musk e agli altri dirigenti meno bonus in azioni -, all’aumento delle vendite e, in generale, ad un aumento del prezzo medio di vendita dei veicoli e degli altri prodotti, come i pannelli solari. All’inizio del secondo trimestre, Tesla aveva aumentato di circa il 10% il prezzo di tutti i suoi veicoli.
Ma non ci sono solo buone notizie. Nel Q2 2022 Tesla ha prodotto (-15%) e consegnato (-18%) meno veicoli rispetto al trimestre precedente. La casa automobilistica ha attribuito il calo delle performance ai problemi dello stabilimento di Shanghai, chiuso più volte a causa del Covid-19. A questo si aggiungono i problemi della supply-chain e l’aumento dei prezzi delle materie prime, dei componenti e della logistica.
E poi c’è la questione dei crediti verdi venduti alle altre case automobilistiche, per anni una risorsa preziosissima per i libri contabili di Tesla. Rispetto ad un anno fa, Tesla ne ha ceduti il 50% in meno, generando ricavi per ‘appena’ 344 milioni di dollari.