Tesla è stata citata in giudizio da un’associazione dei consumatori tedesca. La Vzbz ha mosso contro il colosso dell’automotive americano due diverse accuse: la prima riguarda una presunta esagerazione dei benefici per l’ambiente delle auto elettriche, mentre la seconda, più grave, riguarda la modalità sentinella delle auto Tesla, a detta dell’associazione sarebbe un rischio per la privacy.
Pubblicità ingannevole? “Non è vero che Tesla contribuisce alla riduzione della CO2”
Partiamo dalla prima. Sul suo sito, Tesla sostiene che chi acquista le sue auto contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2. Nulla da obiettare, le auto elettriche effettivamente non producono CO2, non direttamente almeno. Ma Vzbz obietta che il business di Tesla per molti anni si è retto in piedi grazie alla cessione dei crediti verdi. Le leggi europee – ma anche quelle americane – assegnano ogni anno alle aziende un tetto massimo della CO2 che la loro flotta di veicoli può emettere. Ad ogni immatricolazione di veicoli inquinanti, le case automobilistiche scalano un po’ di CO2 dal tetto massimo a loro disposizione. Chi supera il limite deve pagare delle sanzioni, che possono essere molto onerose.
Ma la stessa legge prevede che le aziende possano disporre dei loro crediti. Ne consegue che una casa automobilistica molto ligia – ad esempio perché produce più auto elettriche che a motore endotermico – può vendere alle aziende meno virtuose i suoi crediti in eccesso. E Tesla ovviamente lo fa. Secondo l’associazione dei consumatori in questo modo contribuirebbe alle emissioni di CO2 delle altre case automobilistiche e non sarebbe, quindi, vero che chi acquista un’auto Tesla contribuisce alla riduzione delle emissioni. È pretesto piuttosto curioso e sarà interessante vedere se reggerà nelle aule di tribunale della Germania. Non è così inverosimile che Tesla venga obbligata a rimuovere dal suo sito o modificare la frase incriminata.
L’accusa di violare la privacy: “La Sentry Mode spia i passanti a loro insaputa”
E poi la modalità sentinella, o Sentry Mode. È una funzione che consente di avviare le telecamere delle Tesla quando sono parcheggiate, in questo modo l’auto è in grado di rilevare e riprendere eventuali tentativi di vandalismo. L’associazione dei consumatori sostiene che così facendo le auto riprenderebbero – a loro insaputa – i passanti, con il rischio di gravi violazioni della privacy. Quest’ultima accusa poggia sicuramente su un terreno meno scivoloso e rischia di creare più di qualche guaio al produttore.
Anche in questo caso, un tribunale potrebbe obbligare Tesla a far sì che le sue vetture comunichino con l’esterno ogni qual volta le telecamere vengano attivate. Fino ad allora, i giudici potrebbero imporre al produttore di disattivare la funzione in Germania. Sono solo ipotesi, la questione è ancora aperta e sarà un tribunale di Berlino a prendere una decisione.