La missione Cassini della NASA dei ricercatori del Southwest Research Institute (SwRI) ha riportato i dati di un suo ulteriore studio. È stata effettuata la misurazione dei crateri ellittici delle due lune di Saturno, Tetide e Dione. Già, sono una rarità proprio per la loro forma ellittica. Di solito, i crateri più comuni sono quelli circolari, formati da condizioni d’impatto. Dall’altra se sono ellittici rappresentano quasi una rarità, si presume che si formino da impatti lenti e con poca profondità.

La forma e l’orientamento dei crateri ellittici scoperti riportano le traiettorie degli oggetti che potrebbero
aver colpito le due lune, stimandone l’età. I ricercatori su Dione, quarta luna più grande di Saturno, hanno
scoperto uno schema tra i crateri ellittici lungo l’equatore lunare. Inoltre, hanno individuato crateri simili
sull’equatore di Teti, la quinta luna più grande di Saturno. Qui tali crateri erano insieme ad altri ad alta
altitudine, simili a quelli della luna di Nettuno tritone. Ecco, forse la risposta alla causa scatenante i crateri
ad alta altitudine osservati su Tethys.

 

Inizialmente abbiamo interpretato questo modello come rappresentativo di due diverse popolazioni di impattatori che creano questi crateri. Un gruppo è stato responsabile della creazione dei crateri ellittici all’equatore, mentre un’altra popolazione meno concentrata potrebbe essere più rappresentativa della normale popolazione di fondo di impattatori nell’area. Usando Triton come guida, Tethys potrebbe ragionevolmente avere miliardi di anni. Questa stima dell’età dipende dalla quantità di materiale disponibile per l’impatto sulla superficie e da quando era disponibile.

Sierra Ferguson, autrice principale dello studio e ricercatrice post-dottorato

 

Gli studiosi pensano che la formazione dei crateri equatoriali sia dovuta a dischi di detriti indipendenti in
orbita intorno alla luna. Addirittura altrimenti da un solo disco di detriti che riguarda entrambe le lune. La
squadra di ricerca in futuro confronterà le sue scoperte su Saturno con altri pianeti per avere conferma
sulla formazione di tali crateri.