L’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e un team di scienziati hanno individuato un segnale polarizzato nel gas intergalattico dell’ammasso di galassie Abell 523. Ha un’estensione su scale 80 volte più grandi della Via Lattea. Tale segnale dà prova della presenza di un debole ma esteso campo magnetico riguardante l’ammasso.

Cosa sono gli ammassi di galassie? Si tratta degli oggetti più grandi presenti nell’universo comprendenti
centinaia o migliaia di galassie. Tali oggetti sono tenuti insieme dalla gravità. Gli ammassi di galassie sono
studiati anche nelle lunghezze d’onda radio. Un’onda radio rivela a volte una diffusa emissione
dimostrando in modo incontrovertibile la presenza di un gas di particelle. Il gas si muove con velocità simili
a quelle della luce. Presente anche un campo magnetico nel grande spazio che divide le galassie facenti
parte dell’ammasso.

Quando il campo magnetico è strutturato su scale molto estese, il suo segnale radio captato sulla Terra può rilevare la sua polarizzazione. Esso informa anche del grado di ordine del campo magnetico dell’ammasso di galassie. Tutto ciò permette di studiare meglio il magnetismo cosmico.

Così il team con l’INAF ha posto la sua attenzione sull’ammasso di galassie Abell 523. Si tratta di un ammasso visibile a occhio nudo a 1,6 miliardi di anni luce dal sistema solare. Il campo di osservazione ha permesso di individuare un’emissione polarizzata uguale a 80 galassie come la Via Lattea.

 

Grazie al Very Large Array (VLA) siamo riusciti ad osservare l’emissione polarizzata associata al mezzo intergalattico dell’ammasso Abell 523 e fare luce su un fenomeno altrimenti inaccessibile. L’emissione polarizzata che abbiamo scoperto si estende su scale spaziali in cui quella in intensità totale non è infatti visibile.

Valentina Vacca, ricercatrice dell’INAF di Cagliari e prima autrice dello studio