Da uno studio australiano recentemente svolto risulta che un velenoso ragno australiano possa salvare vite colpite da ictus e infarto. Tutto sembra possibile grazie a una molecola presente nella tossina del veleno dell’insetto. Il composto si chiama Hi1a e se applicato velocemente dopo un infarto o un ictus, potrebbe prevenire la morte permanente delle cellule. Così facendo eviterebbe danni più gravi e la morte.
Al momento ci sono solo cellule in provetta e modelli animali e il prossimo anno ci saranno i primi trial
clinici di Fase 1. Se tale scoperta verrà confermata, allora ogni anno numerose vite potranno essere salvate. La scoperta è avvenuta per caso dall’Università del Queensland in Australia.
Analizzando la molecola PcTx1 nel veleno del ragno, per farne valido trattamento contro l’ictus, si sono accorti di una molecola affine. Essa era una doppia PcTx1, chiamata Hi1a. Si è dimostrata molto più efficace nella prevenzione della morte permanente delle cellule. Dopo alcuni perfezionamenti è nato il farmaco IB001, futuro aiuto per trattare infarti e ictus.
Come funziona esattamente? In caso di ictus o infarto, le cellule del cuore e i neuroni muoiono. Gli
scienziati non possono evitarlo, ma possono prevenire i danni permanenti portati da queste malattie.
L’IB001 fa proprio questo, blocca l’attivazione del segnale evitando la morte delle cellule cardiache e dei
neuroni. Il farmaco è fondato sul veleno del ragno dalla ragnatela a imbuto di Darling Downs. Nel 2023
saranno fatti i primi test sull’uomo.
È passato del tempo dall’ultima volta di una tale innovazione in questo campo e non vediamo l’ora di vedere come questo entusiasmante programma di lavoro può supportare chi soffre di malattie cardiache.
Dean Moss, dottore e amministratore delegato di UniQuest, società associata all’Università del Queensland