Il nome fa un po’ impressione, i tenebrionidi appartengono a una famiglia di coleotteri molto diffusa al mondo. Le larve di alcuni tenebrionidi sono utilizzate, inoltre, come mangime per animali. Il polistirene
è invece una delle plastiche più usate, ma anche più inquinanti al mondo. Non è facile da riciclare e sta
proliferando negli oceani.

Cosa c’entrano i tenebrionidi con il polistirene? Questo tipo di coleotteri potrebbero rappresentare una soluzione per smaltire il polistirene. Le larve di questi insetti, chiamate supervermi, sono capaci di digerire con facilità anche la plastica.

Per conoscere meglio i supervermi, si deve iniziare dal tenebrionide protagonista. Lo Zophobas morio è il suo nome scientifico, le sue larve supervermi sono lunghe fino a 6 cm. Esse sono ricche di nutrienti e
vendute come mangime per animali di ogni genere.

I supervermi mangiano come aspirapolveri ogni cosa che hanno davanti, anche il polistirene. Tale scoperta
è stata fatta nel 2016 da uno studente dell’Università di Manila. Dopo anche un ateneo del Queensland ha
seguito tale suggerimento e ha nutrito per alcune settimane i super-vermi di polistirene.

Ecco che le larve hanno mangiato la temuta plastica senza problemi, digerendola facilmente. I supervermi
sono sopravvissuti alla scorpacciata e sono pure ingrassati. Insomma, ricavano nutrienti anche dalla
plastica.

I supervermi però non sono immortali, a una certa età poi iniziano ad avere problemi e un impoverimento
del microbioma intestinale. Proprio per questo tali larve non possono divorare la plastica mondiale. Uno
studio per ricreare il loro microbioma intestinale in ambiente artificiale è tuttora in atto.