Netflix ha scelto una volta per tutte l’azienda partner incaricata di fornire la tecnologia necessaria per portare le pubblicità all’interno del suo servizio di streaming on-demand. Alla fine l’ha spuntata Microsoft, che ha avuto la meglio su rivali del calibro di Google e Roku.
Microsoft diventerà il partner globale di Netflix per quel che riguarda la progettazione della tecnologia necessaria a mostrare le pubblicità sulla piattaforma. Ma non solo: Microsoft aiuterà Netflix anche a raggiungere gli inserzionisti, vendendo loro gli spazi pubblicitari.
Ma facciamo un passo indietro. Da mesi Netflix lavora ad un nuovo abbonamento, che andrà ad affiancarsi (e non sostituire) le offerte attualmente esistenti. Il nuovo abbonamento avrà un costo contenuto (si parla di pochi euro al mese), molto più basso degli abbonamenti attuali, ma sarà supportato anche da alcune interruzioni pubblicitarie. Ogni tot ore di visione, l’utente dovrà guardare degli sport — in modo simile a quanto avviene su YouTube o Twitch.
Per il momento, Netflix non intende sbottonarsi più di tanto su come funzioneranno le pubblicità. “Siamo ancora in una fase estremamente embrionale, c’è ancora moltissimo lavoro da fare”, ha commentato Greg Peters, COO di Netflix. “Tuttavia, voglio aggiungere che il nostro obiettivo sul lungo termine è estremamente chiaro: vogliamo dare più opportunità di scelta ai consumatori e offrire agli inserzionisti un servizio superiore a quello delle tv tradizionali. Daremo vita a questo nuovo servizio lavorando assieme a Microsoft e questo ci rende estremamente felici”.