Dino Crisis: 5 curiosità sulla saga di Shinji Mikami

Dino Crisis compie 23 anni! La celebre saga Capcom ideata da Shinji Mikami, il papà di Resident Evil, debuttò infatti il 1 luglio 1999 in Giappone, per poi far capolino pochi mesi dopo sugli scaffali nordamericani ed europei .Oggi, questo titolo potrebbe dire ben poco ai giocatori più giovani, ma nell’epoca d’oro dei survival horror, Dino Crisis fece non poco scalpore, grazie alla presenza di un concept capace di unire le classiche meccaniche del genere alle suggestioni iconografiche provenienti da pellicole del calibro di Jurassic Park.

Dopo la pubblicazione di due sequel e di uno spin-off, la serie fu definitivamente accantonata nel 2003. Eppure c’è chi chiede ancora oggi a gran voce un ritorno delle avventure di Regina, anche solo per poter tornare a respirare quelle stesse atmosfere, in chiave moderna e con la potenza delle console di nuova generazione.

Per celebrare gli oltre due decenni di uno dei giochi cult più amati di sempre, abbiamo raccolto per voi 5 curiosità sulla storia di Dino Crisis.

Riferimenti a Jurassic Park

Dopo la pubblicazione di Resident Evil e del suo sequel, Shinji Mikami decise di dedicarsi ad un progetto totalmente nuovo. All’epoca, il genere survival horror stava spopolando e i giocatori ne volevano ancora di più, ma Mikami non aveva intenzione di riproporre un titolo in salsa zombi, così decise di puntare su qualcosa di inedito.

L’ispirazione gli venne da Jurassik Park, un film che rispecchiava perfettamente quelle che erano le sue intenzioni, ossia rinchiudere una povera vittima in un posto in cui le avrebbero dato la caccia predatori astuti, giganteschi e feroci. Così nel 1999, arrivò quella che a tutti gli effetti fu considerata come una risposta dai toni fortemente horror alle avventure portate sul grande schermo da Steven Spielberg qualche anno prima.

Le somiglianze tra Dino Crisis e l’opera cinematografica di Steven Spielberg spiccano maggiormente nelle ambientazioni e in alcuni elementi della trama. Sebbene si tratti di storie fondamentalmente diverse (in Jurassic Park i dinosauri sono creati geneticamente mentre in Dino Crisis sono teletrasportati dal passato), fondono entrambe scienza ed alta tecnologia col mito dei dinosauri. In più, entrambe narrano in chiave differente un’avventura piena di azione e adrenalina in cui personaggi del tempo presente si trovano a fronteggiare creature del Giurassico. Le analogie sono anche confermate da alcuni episodi durante il gioco, come quando nel primo Dino Crisis vi è una battuta del personaggio Rick che ad un certo punto dice: “mi sembra di essere in un film“.

Dino Crisis? “Un resident Evil con i dinosauri”!

Quando Dino Crisis debuttò su PlayStation, furono in molti a notare la presenza di forti similitudini con Resident Evil, sia per la formula che per le atmosfere, capaci di richiamare le sensazioni vissute tra i corridoio di Villa Spencer.  Certo, i movimenti di Regina erano leggermente più dinamici rispetto a quelli dei personaggi di Resident Evil, ad esempio c’era la possibilità di muoversi e puntare l’arma contemporaneamente e voltarsi istantaneamente di 180°, e vennero inseriti alcuni bivi narrativi per spingere a rigiocare l’avventura più volte per vedere tutti i finali, questo non bastò ad impedire alla stampa di definire Dino Crisis come un banale “Resident Evil con i dinosauri”

Regina e l’amante Alex

Una versione alternativa del finale di Dino Crisis 2 era che Regina emergesse dal Time Gate per saltare tra le braccia del suo amante Alex, un ufficiale del S.O.R.T . Gli sviluppatori immaginarono la scena con Regina che correva tra le braccia del suo amato, baciandolo intensamente dopo essere sopravvissuta ad un vero e proprio inferno giurassico. Il team soprannominò questo finale “Kiss Demon“. Come sappiamo, però, l’idea fu poi scartata in favore di un finale completamente diverso.

Shinji Mikami definì Dino Crisis un “Panic Horror”

 

Quando Mikami concepì Dino Crisis, la sua idea era quella di discostarsi dal tradizionale concetto di survival horror per abbracciare un genere che lui stesso definì “panic horror”: il gioco, infatti, avrebbe dovuto tenere il giocatore in un costante stato di tensione. Mikami affermò che Dino Crisis per lui doveva essere come una corsa sulle montagne russe e per questo motivo scelse di rinunciare agli sfondi prerenderizzati di Resident Evil per impiegare un motore grafico in tempo reale che potesse permettergli di sperimentare maggiormente con la regia, abbandonando in determinate circostanze le inquadrature fisse in favore di un maggiore dinamismo.

I creatori di Dead Rising stavano per realizzare un nuovo Dino Crisis

Sembra che un nuovo capitolo della serie Dino Crisis sia stato in lavorazione presso Capcom Vancouver prima della sua chiusura. Stando a quanto riporta Game History Secrets, lo studio di Dead Rising aveva in cantiere almeno sette nuovi titoli, tra cui alcuni progetti legati a vecchie IP della Capcom. Alcuni sviluppatori hanno raccontato che tra il 2013 e il 2014 furono presentati alla sede giapponese di Capcom una serie di progetti fallimentari. Tra questi spunta anche il nuovo Dino Crisis. 

Il progetto però non andò mai oltre la fase creativa e fu rifiutato dalla sede Giapponese dopo due mesi di lavoro. Stando ai Report, gli sviluppatori non credevano che Capcom avrebbe investito nella tecnologia richiesta per la realizzazione del progetto.

 

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