Nonostante il governo degli Stati Uniti abbia messo nella blacklist l’NSO Group, secondo un rapporto del NY Times l’intelligence americana avrebbe in realtà tentato recentemente di acquistare la compagnia, utilizzando un’azienda americana di comodo per mascherare le sue tracce.

L’NSO Group è la controversa azienda israeliana dietro a Pegasus, uno dei più pericolosi ed abusati spyware della storia. Pegasus è stato utilizzato da un gran numero di stati autoritari, democrature e in alcuni casi democrazie liberali per attività di sorveglianza giudicate illegali. Il potente malware, in grado di infettare gli smartphone senza la necessità che la vittima compia alcun passo falso, è stato utilizzato per spiare giornalisti, politici, attivisti per i diritti umani e governi stranieri. La lista di persone spiate illegalmente include diversi VIP, tra cui il presidente francese Macron e l’ex premier italiano Romano Prodi.

La sede dell’NSO Group avrebbe ospitato in diverse occasioni i dirigenti di un’azienda statunitense: la L3Harris, un contractor che lavora frequentemente con il Pentagono. L3Harris ha realizzato Stingray, un hardware che, fingendo di essere una legittima cella telefonica, è in grado di agganciare i telefoni, filtrando e spiando ogni chiamata e messaggio in entrata e in uscita.

La L3Harris – rivela il NY Times – era intenzionata ad acquistare l’azienda israeliana, probabilmente con l’obiettivo di saccheggiare i suoi brevetti e riutilizzarne la tecnologia per potenziare i suoi prodotti. Di per sé il tentativo di acquisizione sarebbe un fatto singolare, considerato lo stigma ricevuto dall’NSO Group, diventata nel frattempo una delle più famigerate aziende del settore della cyber-sorveglianza. Ma a rendere ancora più inquietante la vicenda, ci pensa un’altra rivelazione pubblicata dal quotidiano: l’operazione di acquisizione – dichiarano tre fonti anonime – sarebbe stata caldeggiata, se non direttamente promossa, dai servizi segreti statunitensi.

Così, continua il New York Times, se pubblicamente il governo americano denunciava a gran voce l’attività di spionaggio resa possibile da Pegasus, segretamente la CIA e l’FBI avrebbero tramato per mettere le mani su quello spyware e utilizzarlo per le loro attività di sorveglianza.

Probabilmente la L3Harris avrebbe chiuso l’operazione, non fosse che la notizia dell’acquisizione è trapelata sui quotidiani un mese fa, mettendo in grande imbarazzo la Casa Bianca.

Nel frattempo, formalmente l’NSO Group rimane nella lista nera del governo statunitense. Il che significa che non può fare affari con nessuna azienda americana: che si tratti dei componenti hardware della Dell o dei servizi di cloud storage di Amazon Web Services.

Cosa c’è da sapere su Pegasus, il più sofisticato spyware di cui si abbia notizia: