Stai sbloccando il tuo smartphone, ma questa volta lo schermo non si limita a mostrarti la data e le notifiche. Al loro posto compare la Torre Eifel. “Voglia di prenotare un weekend in Europa?”, chiede lo smartphone. Lo ignorate e fate quello che dovete fare. Pochi minuti dopo sbloccate nuovamente il telefono, ma questa volta ad accogliervi c’è un personal trainer dal fisico scolpito che vi invita a scaricare un’app per allenarvi da casa.
Rassegnatevi, le pubblicità stanno per arrivare anche sulla schermata di blocco dei vostri smartphone. Se ne sta occupando un’azienda finanziata da Google chiamata Glance.
La Glance lavora ad una suite di servizi per l’adevertising online. Tra cui un sistema per riprodurre le pubblicità sulla schermata di blocco dello smartphone. Nulla di particolarmente innovativo: ad aprire la pista era stata Amazon, che da anni vende delle versioni low-cost dei suoi prodotti (dal Kindle ai tablet) caratterizzate proprio dalla presenza delle pubblicità. Insomma, il tablet lo paghi di meno, ma devi sorbirti un banner pubblicitario ogni volta che sblocchi il dispositivo.
Glance lavora ad una soluzione simile, ma in collaborazione con gli operatori telefonici. Un domani gli operatori potrebbero decidere di vendere versioni più economiche dei loro abbonamenti, ma in cambio l’utente dovrà accettare di ospitare delle pubblicità sul suo smartphone. Ricordiamo che in alcuni paesi i consumatori tendono a non acquistare gli smartphone in un’unica soluzione, ma preferiscono prenderli in abbonamento o in comodato d’uso assieme al loro piano tariffario.
Un altro prodotto dell’azienda sono i ‘Glances‘, che possiamo descrivere come una sorta di Spotlight di Windows ma per smartphone. Insomma, dei widget che propongono agli utenti una serie di contenuti interattivi: dai giochi di enigmistica alle notizie principali, ma, appunto, anche degli spot pubblicitari. L’azienda sostiene che in media i Glances vengano visualizzati circa 65 volte al giorno.
Sarà, quindi, questo il futuro della telefonia? Le pubblicità invaderanno ogni superficie rimasta libera sui nostri smartphone?