Il producer di Mario + Rabbids: Sparks of Hope, Xavier Manzanares, ha svelato nel corso di un’intervista com’è nato il sequel e quali erano le idee alla base del progetto che, come sappiamo, includerà diverse novità rispetto a Kingdom Battle, tra cui l’assenza della griglia sul campo, la possibilità di esplorare i diversi mondi disponibili nel gioco e tanto altro ancora.
Tutto è cominciato nel 2018, stavamo completando Donkey Kong Adventure e controllando il nostro lavoro fino a quel momento, le cose migliori che avevamo fatto, le novità che avevamo aggiunto e ciò che avremmo voluto realizzare in futuro”, ha raccontato il producer.
Mi sono recato a Milano per visitare i nostri studi lì e c’eravamo io, il producer Gian Marco Zanna e il creative director Davide Soliani a discutere di quali sarebbero stati i prossimi passi. Una cosa che abbiamo subito stabilito è che se avessimo voluto fare un nuovo Mario + Rabbids con l’approvazione di Nintendo e Ubisoft, sarebbe dovuto essere sorprendente.
Non poteva essere la stessa sorpresa di Kingdom Battle nel 2017, uscito fuori dal nulla: nessuno se l’aspettava e non avremmo potuto ripeterci. (…) Quindi abbiamo pensato alle possibili modifiche da apportare al gameplay per realizzare qualcosa che fosse più di un sequel e che potesse prendere alla sprovvista i giocatori che avevano provato Kingdom Battle o che non avevano proprio esperienza con gli strategici.
Insomma, l’idea alla base di Sparks of Hope è sempre stata quella di ampliare gli orizzonti delle possibilità offerte da Kingdom Battle, fornendo ai giocatori maggiore libertà di esplorazione e di approccio nei combattimenti.
Vi ricordiamo che Mario + Rabbids: Sparks of Hope sarà disponibile a partire dal 20 ottobre 2022 in esclusiva su Nintendo Switch.
- Mario + Rabbids Sparks of Hope producer on the game’s origins and the need to be “surprising” (nintendoeverything.com)