Il mitico grido di vittoria “Campioni del Mondo!”, scandito tre volte dall’indimenticabile voce di Nando Martellini in quella lontana serata di luglio di quarant’anni fa, risuona nelle orecchie e nei cuori di tutti gli italiani, tifosi e non. Il Viaggio Degli Eroi, documentario di Manlio Castagna da oggi in sala, racconta della Nazionale di Calcio del 1982 con la coinvolgente voce di Marco Giallini. Un percorso a tappe, 11 momenti cruciali come i calciatori che scendono in campo per affrontare l’avversario.

Un successo inatteso, giunto dopo un avvio difficile, di sconfitte, di polemiche e silenzio stampa. Poi l’incredibile metamorfosi della Nazionale italiana contro Argentina e Brasile e la cavalcata fino a sollevare la Coppa del Mondo. Un esempio di caparbietà, di orgoglio e di dignità. Una vittoria che tutti ritenevano impossibile, tranne quei “ragazzi dell’82”. Una favola di riconoscenza e di riscatto, che vede fra i protagonisti Enzo Bearzot: commissario tecnico, mentore e padre putativo di quei giocatori che fecero l’impresa. Non era alla ricerca del consenso, ma aveva come priorità la lealtà, il rispetto e la coesione della sua squadra.

La chiamarono ironicamente “l’Armata Brancabearzot”, ma alla fine diventò una famiglia. Questi valori, propri dello sport, furono condivisi anche dai tifosi e da tutti gli italiani, in un periodo storico difficile, un momento di profonda crisi economica e sociale. Questa vittoria costituì il motore propulsore capace di dare nuova linfa e consentire all’Italia di superare uno dei momenti più bui.

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