Paul Haggis, cineasta statunitense noto soprattutto per il film del 2004 Crash – Contatto fisico (che gli è valso l’Oscar e numerosi altri riconoscimenti) è nei guai, accusato di violenza sessuale da parte di una donna inglese, che sostiene di essere stata abusata dal regista negli ultimi giorni, durante il soggiorno italiano di entrambi.

I fatti sono al vaglio della Procura, che sta ricostruendo l’accaduto: a quanto pare, una trentenne inglese, già nel nostro paese e vecchia conoscenza di Haggis, avrebbe raggiunto il regista dal Salento fino a Ostuni, dove l’accusato si stava preparando a presenziare, come ospite e presentatore, all’Allora Festival, kermesse cinematografica pugliese che lo aveva come ospite d’onore ma ha subitaneamente tagliato ogni rapporto di collaborazione con lo stesso.

In un bed & breakfast dei dintorni, tra il 12 e il 15 giugno, si sarebbero perpetrati “ripetuti assalti sessuali” e rapporti “non consenzienti” secondo quanto riportato dalle Forze dell’ordine. La donna sarebbe poi stata lasciata, in evidente stato confusionale, all’aeroporto di Brindisi, dove è stata soccorsa e, nei giorni scorsi, ha avuto modo di far luce sulla vicenda con chi di dovere, tramite il cosidetto Protocollo rosa che ha portato avanti tutti gli accertamenti medici e psicologici del caso.
È dunque scattato il fermo ed Haggis si troverebbe, al momento, ai domiciliari presso un hotel brindisino, in attesa di essere interrogato dal giudice in un interrogatorio con tutti i crismi che si spera potrà far luce sulla questione.

Non è la prima volta che Haggis fa parlare di sé per la sua vita privata, oltre che per i suoi film: prima una lunga permanenza in Scientology, terminata in modo burrascoso, poi precedenti accuse di abusi di natura sessuale, a partire dal 2018, per le quali è tuttora in causa.