Tutte le situazioni al limite con risvolti giudiziari che stanno coinvolgendo Ezra Miller stanno portando alle conseguenze di cui si rumoreggiava da qualche tempo: secondo quanto riferito da Deadline l’attore non farà più parte dei film DC Comics dopo l’uscita al cinema di The Flash.
Deadline ha rivelato che per il CEO di Warner Bros Discovery, David Zaslav, le problematiche di Ezra Miller rappresentano un grande intoppo nel piano che vorrebbe rendere la DC Comics simile alla Marvel a livello di sviluppo cinematografico.
Inoltre, le problematiche di Ezra Miller arrivano a ridosso della distribuzione di The Flash, che doveva arrivare al cinema il prossimo novembre, e che invece uscirà nel 2023. Si tratta di un lungometraggio da 200 milioni di dollari con coinvolti interpreti come Ben Affleck e Michael Keaton.
Tra le opzioni che starebbe valutando David Zaslav ci sarebbe anche quella di non realizzare tour promozionali di The Flash, evitando che situazioni riguardanti Ezra Miller possano creare una cattiva pubblicità per il film.
Le ultime situazioni che hanno coinvolto Ezra Miller hanno portato ad un ordine restrittivo nei confronti di un dodicenne e della madre, che sarebbero stati aggrediti dallo stesso interprete. E la scorsa settimana Miller è stato accusato di aver circuito una diciottenne, Tokata Iron Eyes, e di averle fatto violenza psicologica.
La Warner Bros. deve perciò decidere il destino di uno dei pilastri del DC Cinematic Universe, in un momento in cui Ezra Miller sembra essere divenuto una personalità ingestibile per sé stesso e per la stessa casa di produzione.
- Zaslav’s First Movie Crisis: What To Do With Ezra Miller, The Erratic Star Of Warner Bros’ $200M ‘Flash’ Franchise Launch (deadline.com)