Il cambio di nodi e la riduzione dei nm usati sono ormai nel mercato della tecnologia un classico, visto che di volta in volta i principali fornitori si adeguano al fine di soddisfare al meglio le esigenze dei propri clienti, puntando di conseguenza a realizzare dei chip di volta in volta maggiormente performanti, con consumi anche minori nonostante le prestazioni aumentate.
Ciò dipende ovviamente dal numero di transistor che possono essere inseriti in uno spazio ridotto e non solo, con la compagnia che ha parlato della backside power delivery come soluzione principale per quel che concerne la necessità di fornire sufficiente energia ai dispositivi in questione.
Come spiegato sulle pagine di Tom’s Hardware, almeno sulla carta TSMC promette dei miglioramenti piuttosto evidente per quel che concerne i prossimi device, con la compagnia che – ricordiamo – ha anche Apple fra i principali clienti, e avrà di conseguenza modo di rendere i prossimi device del colosso di Cupertino maggiormente all’avanguardia.
Si parla di miglioramento al 10 al 15% per quel che concerne le performance con lo stesso quantitativo di energia, e di una riduzione dal 25 al 30% dei consumi con la stessa frequenza e numero di transistor rispetto ai N3E. Si parla al momento in ogni caso del 2025, e servirà ancora attendere molto prima di ricevere novità maggiormente precise in tal senso.
- TSMC Reveals 2nm Node: 30% More Performance by 2025 (Tom’s Hardware)