Ieri il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commisione europea che fissa il divieto di produrre auto a motori endotermici a partire dal 2035. Vani i tentativi di prevedere una quota del mercato, pari al 10%, di veicoli a benzina e diesel ‘graziati’ dal divieto. L’emendamento avrebbe salvato la Motor Valley italiana e tutelato il mercato delle supersportive europee, ma non ha ottenuto i voti necessari.
Anche le supercar – come quelle di Lamborghini e Ferrari – dovranno rinunciare ai motori endotermici.
Così entro il 2030 il 100% dei veicoli dovranno essere elettrificati, mentre dal 2035 verranno vietati anche gli ibridi plug-in. Solo auto elettriche, dunque.
La proposta della Commissione è passata con 339 voti a favore e 249 contrari. Il processo legislativo europeo è lungo e complesso, e coinvolge tre diverse istituzioni. Ora la palla passa al Consiglio dell’Unione Europea, l’organo di rappresentanza dei governi dei 27 paesi dell’UE.
Il divieto fa parte di un più robusto e ambizioso pacchetto di riforme, chiamato Fit for 55. Il nome riflette l’obiettivo di tagliare il 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030.
Tra le altre cose, l’iniziativa prevede anche il rilancio dell’Emissions Trading System (che consente alle aziende di scambiarsi e comprarsi tra di loro le quote d’inquinamento) e il Carbon Border Adjustment Mechanism, cioè una carbon tax – ma sarebbe più corretto parlare di un dazio – che graverà sulle aziende estere che operano in settori estremamente inquinanti e all’interno di paesi che non hanno regole sull’ambiente ferree come quelle dell’UE.