L’avanzata delle auto elettriche potrebbe presto venire azzoppata dall’assenza di batterie. A lanciare l’allarme è Carlos Tavares, il CEO di Stellantis. Tavares sostiene che il problema potrebbe manifestarsi tra il 2024 e il 2025, quando la scarsità di materie prime potrebbe ridurre significativamente la produzione di batterie, fondamentali per il settore dell’automotive.
Da una parte mancano le risorse, dall’altro l’industria prevede che la domanda per le auto elettriche continuerà ad aumentare costantemente nel corso del prossimo biennio. Una ricetta per un disastro assicurato. Del resto, i consumatori si stanno ormai abituando ad un mercato delle quattro ruote contraddistinto da fortissimi ritardi: chi ordina oggi riceve la vettura se va bene dopo 6 mesi, se va male dopo quasi un anno. Per il comparto degli EV e delle ibride plug-in la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.
Tutto l’intero settore si sta muovendo assieme ad una velocità sostenuta, lo facciamo per una giusta causa, ossia risolvere il problema del surriscaldamento globale, ma la verità è che la filiera dei fornitori e la capacità di produzione effettiva dell’industria non è in grado di reggere questa velocità, non ha il tempo materiale per adeguarsi alla nuova crescente domanda
ha dichiarato Carlos Tavares. Stellantis ha appena annunciato l’apertura di una nuova gigafactory da 2,5 miliardi di dollari in Indiana.
Stellantis sostiene che il problema almeno in parte dipenda dagli obiettivi ambiziosi fissati dai paesi europei, che in alcuni casi prevedono di vietare la vendita delle auto a motore endotermico nel 2030. “Tutte le aziende, almeno le migliori, si stanno muovendo alla massima velocità”, ha aggiunto. “Ma l’unico modo per raggiungere i risultati è avere un clima di stabilità, bisogna smettere di giocare con le leggi, lasciare le leggi come sono e permettere alle persone di lavorare in maniera degna”.