Meta ha deciso di avviare una vera e propria battaglia con gli indirizzi di casa che vengono condivisi sulla piattaforma di Facebook. Si parla nello specifico delle raccomandazioni di rimuovere la possibilità di inserire i propri indirizzi anche nel caso in cui questi risultino disponibili pubblicamente, come riportato sulle pagine di Engadget e ripreso da The Verge. È passato un anno da quando la richiesta dell’Oversight Board di Facebook è stata portata avanti, per via delle problematiche legate al fenomeno del doxxing, ovvero la condivisione di informazioni private in pubblico.
C’è da dire che sia Facebook che Instagram non permettono agli utenti di condividere pubblicamente gli indirizzi di residenza di qualcuno, ma il problema è nato per i post che parlavano di informazioni già pubbliche. Stando a Meta, ciò veniva concesso nel caso in cui cinque o più fonti di notizie ne avessero parlato pubblicamente, ma ora come confermato il tutto verrà terminato entro la fine dell’anno, e non risulterà più in alcun modo possibile condividere tali informazioni private.
Trovate qui di seguito la dichiarazione di Meta in merito alla questione, riportata sulle pagine di The Verge:
Come fatto notare dall’Oversight Board con questa raccomandazione, rimuovere l’eccezione degli indirizzi privati pubblicamente disponibili potrebbe limitare la disponibilità di queste informazioni su Facebook e Instagram quando questi sono già disponibili altrove. In ogni caso, riconosciamo che implementare un consiglio di questo tipo può rendere più ferree le protezioni legate alla privacy delle nostre piattaforma.
La compagnia ha anche confermato che sta rivalutando la propria risposta alle foto che includono le foto dell’esterno di appartamento privati, spiegando che nel caso si tratti del cardine di una notizia queste non verranno rimosse, a meno che non vengano usate per organizzare proteste contro i residenti negli appartamenti. Si è parlato anche di come gli utenti avranno modo di condividere il proprio indirizzo, e non seguirà la raccomandazione di permettere la ricondivisione anche da parte di altri.