Dopo che alla fine dello scorso mese Apple ha avuto modo di rilasciare in via pubblica macOS Monterey 12.3.1, è emerso che il colosso ha fornito con il nuovo aggiornamento maggiore sicurezza per tutti gli utenti, dato che risultavano presenti due vulnerabilità in grado di permettere ad eventuali hacker di eseguire del codice per prendere il controllo dei dispositivi.
Purtroppo però, mentre per Monterey la situazione è finalmente risolta, e risulta necessario solamente aggiornare i propri dispositivi per evitare che fenomeni di questo tipo possano accadere, la situazione risulta ancora grave parlando di macOS Big Sur e di Catalina, che nonostante continuino a venire supportate dal colosso di Cupertino, per qualche motivo non hanno avuto il privilegio di ricevere una sistemazione al problema, il che le rende quindi attualmente piuttosto pericolose.
Come riportato sulle pagine di Intego, per quasi 10 anni la compagnia si è occupata di sistemare in tempo reale tutti i problemi che riguardavano le versioni più vecchie e ancora supportate, e si tratta quindi del primo caso in cui il colosso ha deciso di non adoperarsi in tal senso, forse per via di un errore interno che avrà modo di venire sistemato nel corso dei prossimi giorni, con la situazione che risulta all’effettivo alquanto preoccupante.
Le pagine di Intego hanno chiesto spiegazioni a Apple in tal senso, evidenziando il problema dopo aver confermato che questo persiste grazie alle operazioni di reverse-ingeneering effettuale, ma c’è da dire che al momento la compagnia non ha ancora neanche risposto alla questione. Non sappiamo sé e quando una patch di questo tipo si farà vedere, sperando ovviamente che eventuali malintenzionati non abbiano modo di sfruttare nel breve periodo la vulnerabilità dei due sistemi, non ancora obsoleti e infatti sfruttati da parte di moltissimi utenti, che portano Apple a continuare a supportarli.