Vladimir Putin ha parlato della cancel culture europea nei confronti di quella russa, ed ha utilizzato anche la scrittrice di Harry Potter, J.K. Rowling, come strumento del suo discorso, affermando che l’autrice è stata cancellata dai palinsesti culturali a causa della sua transofobia. Ma la Rowling ha controbattuto, dichiarando di non sentirsi dalla stessa parte del presidente della Russia.

Attraverso Twitter J.K. Rowling ha commentato:

Le critiche alla cultura occidentale non sono consentite da chi massacra i civili solo perché stanno cercando di resistere ad un attacco, o da chi cerca di avvelenare o imprigionare gli oppositori. Io sto dalla parte dell’Ucraina.

Una presa di posizione netta che chiarisce come J.K. Rowling non abbia voluto affatto condividere il paragone di Vladimir Putin. L’autrice da tempo viene criticata anche dagli stessi appassionati di Harry Potter a causa di alcune sue dichiarazioni considerate transfobiche.

Secondo alcune supposizioni il fatto che Emma Watson, Daniel Radcliffe e Rupert Grint abbiano definito transofobiche le dichiarazioni fatte in passato dalla Rowling potrebbe aver influito sulla decisione della scrittrice di non partecipare alla reunion per il ventennale di Harry Potter. Anche se rimane in pista la tesi che vuole che la Rowling non sia stata invitata all’evento.