Era custodito in un hangar dell’aeroporto di Hostomel, a pochi km da Kiev. L’aereo più grande del mondo – l’Antonov AN-225 Mriya, di produzione sovietica – potrebbe essere andato distrutto. Lo riportano diverse fonti, ma manca ancora una conferma ufficiale. Diverse foto condivise sui social fanno pensare al peggio.
Un colosso volante: l’Antonov AN-225 Mriya aveva un’apertura alare di 88,4 metri. Era stato progettato come risposta sovietica al Boeing 747 utilizzato dalla NASA per trasportare i suoi space shuttle. E, infatti, è stato progettato proprio nell’ambito del programma Buran.
Più recentemente era stato acquistato dall’azienda a partecipazione statale Antonov, che in queste ore ha ammesso di non avere informazioni attendibili sullo stato di conservazione del veicolo, aggiungendo che ricostruirlo potrebbe costare oltre 3 miliardi di euro. «Soldi che faremo pagare alla federazione russa», si legge nella nota.
Di Antonov AN-225 Mriya ne esisteva ancora soltanto uno. È uscito dai cantieri sovietici nel 1985, e il programma Buran è stato cancellato pochi anni dopo. L’altro esemplare, l’unico ad aver viaggiato sopra la linea di Kármán, è andato distrutto all’inizio degli anni 2000.
Mriya in ucraino significa ‘sogno’, e anche per questo si tratta di una perdita simbolica estremamente importante. Durante le prime fasi della pandemia, l’enorme aereo è stato utilizzato per il trasporto di medicinali, mascherine e altro materiale di pronto soccorso.
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