Aumenta la tensione in Ucraina. I siti delle istituzioni e delle più importanti banche del paese sono in ostaggio degli hacker: un violento attacco DDoS ha paralizzato i siti del Ministero della Difesa e di PrivatBank e  OschandBank. Nel mirino degli hacker anche i siti della polizia postale ucraina.

L’attacco informatico ha congestionato la rete delle due banche, rallentando – e in alcuni casi bloccando completamente – le operazioni di prelievo bancomat dei cittadini. I siti delle due banche rimangono tuttora offline, con gravi conseguenze per i clienti.

Subito dopo l’attacco è partita la corsa per ripristinare i servizi informatici. Con un tweet il Ministero della Difesa ha annunciato di aver avviato un’indagine per ricostruire le dinamiche dei fatti e mandare nuovamente online il sito del dicastero.

In attesa di un’indagine più approfondita, l’Ucraina non ha formalmente attribuito gli attacchi a nessuna nazione straniera. Una scelta di prudenza che trova giustificazione nelle recenti trattative per raggiungere una distensione dei rapporti con la Russia. Ricordiamo che la Russia nelle scorse ora ha promesso un parziale arretramento dei militari al confine.

L’ultimo attacco risaliva allo scorso 14 febbraio. In quell’occasione l’iniziativa di destabilizzazione informatica era stata rivendicata dai gruppi nazionalisti filo-russi che operano a nord del Paese.