La recensione di Uncharted Legacy of Thieves Collection ci porta a scoprire le nuove edizioni di Uncharted 4 e di Uncharted L’Eredità Perduta, entrambe upgradate alla loro nuova versione per PlayStation 5.
Dalla PlayStation 3 alla PlayStation 5, con l’obiettivo di conquistare anche la nuova generazione: Nathan Drake aveva inaugurato il nuovo corso di Naughty Dog raccontando delle avventure in salsa Indiana Jones con irriverenza e ironia, con la presunzione di mettere in piedi una tetralogia appassionante e avvincente. Missione compiuta, tanto che adesso Sony ha deciso di proporre in versione rimasterizzata per PlayStation 5 l’ultimo capitolo della saga dedicata al cacciatore di tesori più famoso e noto dell’ammiraglia giapponese. Insieme all’espansione L’Eredità Perduta, con protagoniste Chloe e Nadine, la Uncharted Legacy of Thieves Collection arriva, così, sulla corrente generazione dopo che dallo store si era deciso di eliminare le due precedenti versioni disponibili per PlayStation 4. Analizziamo insieme se l’operazione ha avuto senso e se, soprattutto, il valore produttivo di questa edizione merita il prezzo di vendita.
Cosa contiene lo scrigno di Drake
Uncharted Legacy of Thieves Collection, come detto, contiene Uncharted 4 e Uncharted L’Eredità Perduta, entrambi upgradati per PlayStation 5, al prezzo di 49,99 euro: non ci sono state aggiunte contenutistiche, quindi i due titoli sono uguali a quelli che sono stati giocati su PlayStation 4 nel 2016, privati della modalità multiplayer, non essendo i server più attivi.
Sarà possibile anche recuperare i salvataggi da PlayStation 4, per un New Game+ o lanciarsi all’avventura con un tasso di difficoltà maggiore
C’è da specificare che nel caso in cui foste in possesso già di uno dei due titoli potrete effettuare un upgrade grafico e tecnico con una spesa di appena 10 euro, così da poter ottenere l’intera Legacy of Thieves Collection: una soluzione ottimale per venire incontro ai giocatori che sei anni fa hanno supportato Naughty Dog e ai quali, adesso, si dà la possibilità di ripetere l’avventura con uno stile grafico diverso. Tra l’altro sarà possibile anche recuperare i salvataggi da PlayStation 4, così da poter provare un New Game+ o lanciarsi all’avventura con un tasso di difficoltà maggiore rispetto a quanto fatto in precedenza.
Va da sé che il consiglio cardine della nostra disamina resta uno solo: nel caso in cui abbiate già spolpato a dovere entrambe le avventure, la spesa di dieci euro è giustificata solo là dove vogliate togliervi lo sfizio di scoprire quale miglioria tecnica è stata apportata ad Uncharted 4; in alternativa, l’acquisto della Collection è ad appannaggio di chi non ha avuto modo, nel 2016, di lanciarsi a capofitto in quella che è stata l’ultima avventura di Nathan Drake e, di conseguenza, arrivare preparato all’uscita al cinema dell’adattamento per il grande schermo di Uncharted, con Tom Holland nei panni di Nath. Tale suggerimento arriva a fronte del fatto che entrambi i titoli non hanno niente in più di quanto non avessero già sei anni fa e che l’upgrade grafico, da PlayStation 4 a PlayStation 5, non ci ha fatto gridare a nessun tipo di miracolo tecnico.
I tre step di risoluzione
Come è consuetudine delle produzioni che si affacciano alla corrente generazione in veste di upgrade tecnici e grafici (prendete ad esempio Ghost of Tsushima, abbastanza recente e sempre di matrice Sony), avrete la possibilità di scegliere quale modalità di renderizzazione dei contenuti visivi si adatta maggiormente alle vostre esigenze e a quelle del vostro monitor. Partiamo da Fedeltà, che è la prima che viene proposta nel menù e che sarà disponibile – come anche le altre due – per entrambi i capitoli: risoluzione nativa a 4K, con l’obiettivo di stabilizzare i 30fps, così da garantirvi una maggior risoluzione penalizzando la fluidità.
Con Prestazioni, invece, avrete una sorta di bilanciamento che andrà a inseguire i 60fps, per garantirvi un’ottima fluidità, tenendo un’immagine di partenza che verrà upscalata ai 4K di risoluzione: un elemento che non noterete eccessivamente, a meno che non vogliate essere estremamente puntigliosi. Concludiamo con la modalità che abbiamo deciso di adottare per la nostra intera run, ossia la Prestazioni+: fotogrammi a 120fps, che si accusano molto soprattutto negli spostamenti della telecamera, e risoluzione a 1080p, per garantirvi un risultato più che soddisfacente. A patto di avere, va da sé, un monitor che sia in grado di supportare queste specifiche.
Fotogrammi a 120fps, che si accusano molto soprattutto negli spostamenti della telecamera, e risoluzione a 1080p
Un elemento che vorremmo farvi tenere in considerazione è legato a quanto Uncharted 4 fosse già stato in grado di spingere l’hardware di PlayStation 4 in avanti. Per quanto siano trascorsi diversi anni – i già citati sei – Nathan Drake ci aveva già permesso di ammirare dei panorami mozzafiato e degli scorci di natura che si alternavano scientemente tra rigogliose vegetazioni e architetture esoteriche, miscelate a strutture anche più vicine alla nostra cultura.
Tanto meglio era accaduto con Nadine e Chloe, che nella loro ricerca della zanna di Ganesh erano andate a setacciare l’India incontaminata e stracolma di reperti archeologici e antiche strutture disastrate: con l’intenzione di riuscire a fotografare quanti più scorci possibili di quella che non è solo un’avventura alla ricerca di un tesoro, ma anche un’esperienza a tutto tondo, la stessa Chloe finiva per suggerirci cosa osservare e in che modo farlo.
L’India si staglia dinanzi a noi
Detto ciò, le migliorie che la Collection mette adesso a nostra disposizione non ci fanno compiere il balzo in avanti tanto atteso e sperato, complice anche l’essere soltanto all’inizio di questa nuova generazione. Se, quindi, deciderete di approcciare il gioco con la modalità Fedeltà, affidandovi anche ai 30fps, sappiate già in partenza che non avrete a disposizione una clamorosa variazione dell’assetto tattico, nonostante nelle texture avrete occasione di notare un maggior dettaglio. Il consiglio, ça va sans dire, è quello di affidarsi alla modalità Prestazione+, che vi permetterà di sfruttare tutte le migliorie previste per questa edizione. L’Eredità Perduta in particolar modo diventa spettacolare a 60fps, soprattutto nelle già citate ambientazioni dell’India da sito archeologico: non solo ne gioverà il dinamismo di tutte le azioni, ma anche la resa complessiva di ciò che vedrete.
È chiaro che dinanzi a queste migliorie non potete aspettarvi dei cambiamenti dal punto di vista del gameplay: Uncharted 4, così come la sua espansione, resta un prodotto di sei anni fa, che presenta alcune meccaniche che finiscono per essere anacronistiche, a partire dal surreale sistema di arrampicata. Annesso a tutto ciò, anche il combattimento corpo a corpo, per quanto si cerchi la spettacolarità e delle combo tra Nadine e Chloe, finisce per essere abbastanza fuori luogo. Se sarete in grado di passare oltre questi aspetti, vi troverete dinanzi a un’ottima esperienza complessiva, arricchita dalle nuove feature introdotte dall’arrivo su PlayStation 5. Partiamo con l’audio 3D, i caricamenti praticamente inesistenti grazie all’SSD della console, e il feedback aptico del Dualsense: quest’ultimo proprio nei panni di Chloe si dimostrerà molto utile, soprattutto quando avrete recuperato il monile in grado di segnalarvi i tesori nelle vicinanze, ottimo per i completisti e per testare proprio il controller.
Uncharted Legacy of Thieves Collection sarà disponibile dal 28 Gennaio
Uncharted L'Eredità dei Ladri è un'ottima collection che permette di riunire gli ultimi due capitoli della saga di Naughty Dog in un'unica edizione, permettendovi di tornare nei panni di Nathan Drake dopo 6 anni. Per chi non ha avuto occasione di lanciarsi all'avventura nel 2016, questa è l'occasione più adatta, mentre per chi ha già spolpato a dovere le peripezie di Nath, potrete essere dinanzi a un riciclo che vi permetterà solo di placare la vostra curiosità sull'upgrade tecnico. In ogni caso, avrete tra le mani uno dei migliori titoli dell'era PlayStation 4 nonché un'ottima espansione, entrambi per niente intaccati dall'avanzare del tempo.
- Un capolavoro immortale che torna sei anni dopo
- La modalità Prestazione+ regala grandi soddisfazioni
- Upgrade possibile a soli 10 euro
- Alcune meccaniche di gameplay soffrono l'avanzare del tempo