Martedì la Federal Reserve, la banca centrale degli USA, ha pubblicato gli esiti di un attento studio sulla fattibilità del dollaro digitale. Lo studio non prende una posizione netta circa l’opportunità di emettere una valuta digitale, ma si limita ad esplorare i vantaggi e le criticità della proposta.
Il report della Federal Reserve era atteso con ansia dalla comunità di esperti. La banca centrale lo definisce come un «primo passo cruciale nell’avviare una discussione tra la Federal Reserve e le parti interessate», ossia il Governo e le banche private, «sulle valute digitali emesse dalla banca centrale».
Il documento è lungo 40 pagine e la sua pubblicazione era originariamente attesa durante la scorsa estate.
Una CBDC (Central Bank Digital Currency) cambierebbe nella sostanza l’intera struttura finanziaria del sistema economico statunitense, mutando le responsabilità e i ruoli della banca centrale e del settore bancario privato
si legge nelle conclusioni dello studio. La Fed, tra le criticità della proposta, sottolinea le incognite per la privacy, oltre che una serie di possibili rischi per la stabilità dell’economia americana.
Oggi, rileva la Fed, le transazioni sono già ampiamente digitalizzate, ma la responsabilità dei pagamenti digitali è affidata in via esclusiva alle banche commerciali. Con un dollaro digitale emesso dalla Federal Reserve verrebbe a meno questa situazione di fatto. Le conseguenze per il settore bancario privato sono incerte.
Tra le varie novità, la Fed non dovrebbe più pagare gli interessi sui depositi delle banche commerciali, che oggi sono obbligate ad affidare parte della loro liquidità alla banca centrale (che non a caso spesso viene definita ‘La banca delle banche‘).
Sono 22 le questioni – tra criticità o punti di interesse – menzionate nel documento della Federal Reserve. Le banche commerciali, il Governo, le authority federali e ogni altra parte coinvolta dalla trasformazione avranno 120 giorni di tempo per presentare le loro osservazioni alla Federal Reserve.
Jerome Powell, l’attuale presidente della Fed, ha sottolineato come avviare il progetto per un Dollaro Digitale in tempi celeri non sia una priorità, e che una sua eventuale implementazione dovrà essere preceduta da un lungo e attento processo di analisi e discussione.
L’avvio di un progetto per l’emissione di una CBDC, continua il N.1 della banca centrale, dovrà necessariamente avvenire su espresso mandato del Congresso degli USA, nella forma di una legge di autorizzazione approvata con ampia maggioranza.