L’Ascanio Day 2023 potrebbe essere più triste degli scorsi: forse dovremo fare a meno del video originale che ha dato vita al fenomeno del web “Esce ma non mi rosica”, la canzone soramimi (o “misheard lyrics”, se preferite) più famosa in Italia. Pars Video, detentore dei diritti del video originale del brano Pariyah di Shahram Shabpareh, ha difatti fatto partire uno strike ai danni del canale di Celestino Camicia, il content creator che l’ha pubblicata nell’ormai lontano 2008.

Siamo appena venuti a conoscenza del fatto che @parsvideo, detentore dei diritti del video Pariyah di Shahram Shabpare…

Posted by Nanowar Of Steel on Saturday, January 15, 2022

Camicia, sul suo canale YouTube, nel 2008 pubblicò il video musicale di una canzone del 1986, Pariyah, del cantante iraniano Shahram Shabpareh. Naturalmente non possedeva i diritti per farlo, ma l’intento era puramente goliardico: seguendo la moda del mondegreen che prevede di sottotitolare in maniera volutamente sbagliata una lingua straniera per farla sembrare una buffa sequela di frasi in un’altra lingua, Pariyah divenne “Esce ma non mi rosica”, nota anche col titolo “Hey lascia entrare Ascanio”.

Il testo era molto ben congegnato e, rispetto a tanti altri video simili, questo divenne un vero e proprio fenomeno di costume, visto e ripostato di continuo, soprattutto in occasione dell’8 gennaio, che divenne il famigerato “Ascanio Day” per via del testo che recita «Hey lascia entrare Ascanio, dall’8 di gennaio». Da allora, in migliaia ascoltano e postano la canzone sui social nella ricorrenza.
Il che ha curiosamente cominciato a far conoscere la musica di Shabpareh nel nostro paese, creando a sua volta altre bizzarre parodie e momenti comici ispirati, come la cover dei Nanowar of Steel o il concorrente italiano di Persia’s Got Talent che è andato a cantarla… a casa loro.

Purtroppo, la casa discografica Pars Video ha deciso, dopo tutti questi anni e milioni di visualizzazioni (non monetizzate da Camicia, sia chiaro) di fargli oscurare il video, invece di reclamarne semplicemente la proprietà, non recependo forse la portata pop-culturale del fenomeno e privandoci di una piccola icona della parodia italiana.
Se volete scrivere alla Pars per esprimere il vostro disappunto in merito, provate a inviare un messaggio alla loro pagina Facebook o agli indirizzi riportati sul loro canale YouTube, licensing@parsvideo.com e Lyra@parsvideo.com

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