Un giovane hacker americano sostiene di aver trovato una grave vulnerabilità che consentirebbe di controllare diverse importanti funzioni delle auto Tesla da remoto, con gravi rischi per la sicurezza. Precisiamo subito: la vulnerabilità non consente comunque di interagire con lo sterzo dell’auto, né con l’accelerazione o i freni.

David Colombo è quello che in gergo si chiama white hacker, una persona che mette alla prova i sistemi informatici e digitali delle aziende, scoprendo eventuali vulnerabilità – possibilmente – prima che lo facciano i malintenzionati. Colombo ha segnalato la sua scoperta con un lungo thread su Twitter.

L’hacker, che ha appena 19 anni, ha raccontato di aver avuto accesso ad oltre 20 diverse auto Tesla. Le auto si trovavano in 13 paesi diversi. “Non è colpa dell’infrastruttura di Tesla, ma è responsabilità dei proprietari”, ha detto.

Grazie alla vulnerabilità, sarebbe possibile controllare una serie di funzioni importanti dell’auto: come l’apertura e chiusura delle portiere e perfino l’attivazione (ma anche lo spegnimento) del motore elettrico dell’auto. Non solo: Colombo sostiene di poter anche determinare con estrema precisione l’esatta posizione del veicolo. Grazie a tutte queste vulnerabilità, un ladro avrebbe vita fin troppo semplice nel rubare il veicolo.

Colombo si è limitato a burlare i proprietari delle auto con uno scherzo più innocuo:

L’hacker ha già annunciato di aver allertato gli esperti di sicurezza di Tesla, che nel frattempo avrebbero aperto un’indagine.