Oggi vi presentiamo le 10 cose da sapere su Cobra Kai 4, quarta stagione del serial ambientato nella cornice narrativa della saga di Karate Kid, appena approdata su Netflix.
Una serie tutta nuova che, però, dopo quattro stagioni e quattro film precedenti, potrebbe un po’ intimorire i neofiti che ne hanno sentito parlare ma non hanno molto chiaro i riferimenti e i collegamenti precedenti… e dunque potreste trovare utile la nostra guida con le 10 cose da sapere.
Di che parla? Chi sono i protagonisti? Che rapporto ha con i film di Karate Kid? Vi raccontiamo tutto quel che dovete sapere, senza spoilerarvi nulla che non sia contenuto nel materiale promozionale o non sia ormai di dominio pubblico. Per il resto, buon divertimento e buona visione!
Cos’è Cobra Kai 4
Cobra Kai 4 è la quarta stagione del serial pensato per YouTube Premium e proseguito in seguito su Netflix. Rappresenta, contemporaneamente, un sequel ufficiale e uno spin-off della nota saga di Karate Kid. La saga originale si era conclusa al quarto film, nel 1994, ma la nuova serie tv riprende le fila del discorso ed è ambientata ben trentaquattro anni dopo il primo film, riportando in scena quanti più personaggi possibile dall’originale – interpretati dagli stessi attori dell’epoca – più una nuova generazione di giovani protagonisti. Andando a creare e ricreare tutta una serie di rivalità e alleanze. In primis, quella tra Daniel LaRusso e Johnny Lawrence, eterni rivali.
Le origini
Tutti conoscono il primo Karate Kid – Per vincere domani, uno dei grandi cult anni ’80. In pochi però sanno chi l’ha ideato e chi l’ha diretto, e la risposta potrebbe sorprendervi. Karate Kid è stata l’idea che ha permesso di svoltare a Robert Mark Kamen, sceneggiatore statunitense non ancora molto affermato, prima della saga, che grazie ad essa stringerà un sodalizio con John G. Avildsen, ovvero… il regista di Rocky! Se ci pensate, Il film di e con Stallone ha molto in comune, con i dovuti parallelismi, con Karate Kid. Per certi versi, potremmo quasi dire che il film dell’84 è una sorta di remake per teenager… ad ogni modo, Kamen ha poi cominciato a lavorare su molteplice saghe action di successo, come Arma Letale, Taken e The Transporter, con registi come Luc Besson, Richard Donner, Louis Leterrier, Olivier Megaton.
Da Karate Kid a Cobra Kai
Il tutto prende le mosse da Karate Kid – Per vincere domani, in cui Daniel LaRusso, un ragazzino insicuro e senza amici, appena trasferitosi, trova un maestro e una guida nel saggio Miyagi, che gli insegna il suo stile di karate per difendersi dai bulli ma, soprattutto, per avere il giusto approccio alla vita. L’incontro-scontro decisivo è con Johnny Lawrence, primo allievo del dojo americano Cobra Kai, che predilige uno stile aggressivo e prevaricatore. Alla fine, i due si scontrano nel torneo dell’All Valley, in cui Daniel trionfa. Seguiranno altri tre film, con vari capovolgimenti di fronte, che diventeranno un marchio distintivo della saga.
In Cobra Kai, a più di trent’anni di distanza, Daniel LaRusso e Johnny Lawrence si ritrovano e si riaccende la rivalità: il punto di vista della serie, tuttavia, non è più solo quello di Daniel ma anche (e spesso soprattutto) quello di Johnny, mostrandoci come le storie non hanno mai un’unica verità e tutti sono, a loro modo, vittime e carnefici.
Una rivalità che spinge i due a rifondare il Miyagi-do Karate e il Cobra Kai, dando modo di farci conoscere tanti nuovi giovani protagonisti e… di far tornare in scena tanti personaggi degli episodi precedenti.
Nella quarta stagione, Daniel e Johnny si alleano per creare una squadra unica che andrà infine a battersi al campionato dell’All Valley contro quella del Cobra Kai, rilevato dallo storico fondatore Kreese, che ora ha tra gli allievi il figlio di Johnny, Robby.
Gli emuli e Il ragazzo dal kimono d’oro
Karate Kid riuscì non solo a catturare il trend del film sportivo e di crescita personale, oltre a quello dei film di arti marziali e combinare entrambe le cose, ma anche, come capita per tante pellicole sportive di successo, a influenzare (anche solo momentaneamente) la popolarità della disciplina trattata. Il karate divenne molto popolare nella seconda metà degli anni ’80 e lo stesso film generò anche una mini serie animata di genere fantastico (assolutamente non canonica per quanto autorizzata e con il voiceover di Pat Morita), ma anche tanti emuli. Tra cui Il ragazzo dal kimono d’oro, saga tutta italiana con protagonista Kim Rossi Stuart, proseguita con ben sei film e una serie tv, la cui popolarità fu però effimera.
Karate Kid… col kung-fu
Nel 2010, Columbia Pictures tenta di rivitalizzare la saga con una sorta di remake dalle premesse piuttosto bizzarre. Il concept iniziale è lo stesso: ragazzino appena trasferitosi con difficoltà a integrarsi trova un mentore che gli insegna le arti marziali e a trovare il suo posto nel mondo. Il tutto, attualizzato a trent’anni dopo. Utilizzando lo stratagemma del “cambiare tutto, pur non cambiando niente” cambiano etnia dei protagonisti, setting… e addirittura arte marziale. Ebbene sì, l’assurdità si nasconde già nel titolo: il film si chiama The Karate Kid – La leggenda continua, ma i protagonisti non praticano karate, bensì kung-fu. Come sia possibile che nessuno abbia opposto resistenza a questa idea è ancora un mistero irrisolto, fatto sta che Jackie Chan questa volta è il maestro e Jaden Smith, figlio del celebre Will, è l’allievo, in una particolare ambientazione della Pechino contemporanea. Il film non è neanche male, ma sotto tutti i punti di vista non raggiunge i picchi (soprattutto emotivi) del film originale, risolvendosi in un nulla di fatto.
Cosa c’entra How I Met Your Mother?
Karate Kid è rimasto tanto radicato nei ricordi di una generazione che diversi sono stati gli omaggi che, in qualche modo, gli hanno dato un seguito al di là dei film ufficiali.
Nel 2007 il gruppo musicale dei No More Kings ha pubblicato il video della canzone “Sweep the leg” che, a modo suo, è un sequel tardivo (e volutamente ridicolo) di Karate Kid, con molti degli interpreti originali, Zebka e Macchio in primis: lo trovate a quest’indirizzo.
La “rivincita” del personaggio di Johnny è un motivo ricorrente, e molti estimatori della saga hanno sottolineato, negli anni, come si potesse ribaltare il punto di vista: il tutto è perfettamente esplicitato nella prima stagione di Cobra Kai, ma in sunto (e in maniera molto ironica) era già stato detto in How I Met Your Mother, in cui Barney è un vero fan di Johnny e, in alcune puntate, ritroviamo proprio Zebka e Macchio a riflettere sul significato dei loro personaggi.
Netflix stessa ha dedicato un video per spiegare questo curioso rapporto tra HIMYM e Karate Kid:
Da YouTube Red a Netflix
La serie nasce come uno dei supposti traini di YouTube Red (in seguito divenuto YouTube Premium), formula in abbonamento di YouTube che, oltre all’eliminazione delle pubblicità, dà accesso a produzioni originali, webseries e serie tv. Lo show è stato molto apprezzato, divenendo in breve uno dei contenuti top della piattaforma, ma le ambizioni di YouTube in merito al servizio si sono presto ridimensionate: a farne le spese, naturalmente, i contenuti esclusivi. L’interesse generato dalla serie, tuttavia, ha fatto in modo che i diritti della serie venissero rilevati da Netflix, che ha accolto le prime due serie in catalogo e ha messo in produzione le successive, garantendogli una vetrina più ampia e lanciandola verso la vera popolarità.
I protagonisti di Cobra Kai
Cobra Kai riporta in scena quanti più personaggi (e interpreti) dai film originali di Karate Kid. A partire dai protagonisti Ralph Macchio e William Zabka, passando per personaggi importanti come John Kreese (Martin Kove) e il compianto maestro Miyagi (con numerose clip di repertorio con Pat Morita, sempre riportate in maniera estremamente rispettoso). Ma anche tanti attori minori o ricorrenti sono stati richiamati, dando adito alla nostalgia ma sempre con un arco narrativo interessante o divertente da sviluppare.
In più, molto importanti sono i nuovi personaggi, ovvero gli allievi dei due eterni rivali, divisi tra le due scuole del Miyagi-do e del Cobra Kai (che andrà a scindersi negli Eagle Fang, più avanti nella serie): in particolare, degno di nota è il triangolo amoroso tra Miguel Diaz (Xolo Maridueña), Robby Keene (Tanner Buchanan) e Samantha LaRusso (Mary Mouser), molto ben congegnato.
Cosa bisogna vedere prima di Cobra Kai 4
All’inizio della nuova stagione c’è un comodo “riassunto delle puntate precedenti” ma come in tutte le serie, partire dalla quarta stagione potrebbe non essere un’ottima idea, visto anche che già la serie, di base, presuppone una anche minima conoscenza della saga cinematografica. Altrimenti, si perde gran parte del gusto a vederla, dato dal ribaltamento continuo dei ruoli e dal ritorno in scena di personaggi e situazioni, che hanno un trasporto emotivo dovuto all’esperienza precedente.
Ad ogni modo, oltre alle prime tre stagioni, vi consigliamo di guardare anche almeno i primi tre film di Karate Kid: i primi due stanno anch’essi su Netflix.
Il futuro
Quel che sappiamo è che la quinta stagione è già stata girata ed è praticamente pronta per essere trasmessa: i progetti che vanno più in là non sono ancora stati svelati nella loro interezza.
Jon Hurwitz, lo showrunner della serie, ha confermato che nei piani iniziali l’idea ottimale era quella di realizzare sei stagioni, con un finale ben preciso già in mente, ma le situazioni che vanno sviluppandosi in maniera interessante sono più del previsto. Se la popolarità della serie resterà agli stessi livelli tra la quarta e la quinta stagione, la sesta è auspicabile: l’idea di Ralph Macchio di un eventuale film finale, in stile El Camino per Braking Bad, potrebbe essere poi quella giusta.
Cobra Kai 4 vi aspetta su Netflix.
Leggi anche la recensione della quarta stagione: