La recensione di Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts può essere realmente oggettiva se a scriverla è una fan di lunga data? A quanto pare lo scoprirete presto. Sky ha celebrato i 20 anni dall’uscita del primo film riunendo il cast e la troupe originali in un toccante viaggio sul viale dei ricordi. Tra momenti divertenti – scene di baci imbarazzanti, attori giovani e meno giovani che scherzano sul set – ci sono intuizioni davvero profonde su come il cast ha affrontato livelli astronomici di fama e cosa significasse essere parte di un fenomeno culturale mondiale.
Il maghetto più famoso del mondo è tornato! E con slancio nostalgico e sincero questa reunion risulta essere un vero vademecum che ripercorre le tappe del viaggio di una delle saghe cinematografiche più amate dei nostri tempi.
Iniziamo, ovviamente, dal binario nove e tre quarti. Gli showrunner hanno fatto di tutto per riportare i fan esattamente al motivo per cui si sono innamorati dei film in primo luogo: l’illuminazione che troviamo nelle scene delle interviste corrisponde a quella utilizzata nei film e gli attori e i registi sono circondati da oggetti di scena molto familiari.
Per chiunque sia cresciuto leggendo i libri di J.K. Rowling e con i film – in coda fuori da librerie e cinema a mezzanotte – Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts sarà come andare sulle montagne russe con alti e bassi emotivi, così come la nostra recensione. Le clip degli attori con Richard Griffiths, Alan Rickman e Helen McCrory al loro meglio sul set sono intervallate dal resto del cast, che condivide i loro ricordi più cari. I registi, tra cui l’esuberante Mike Newell e il premuroso Alfonso Cuarón, dimostrano le qualità uniche che hanno portato nei rispettivi film.
I membri del cast fanno commenti sinceri su come il mondo magico della Rowling abbia avuto un impatto su di loro personalmente da bambini, genitori e giovani attori ignari di quanto questi film avrebbero cambiato le loro vite. La stessa Rowling fa brevi apparizioni in interviste preregistrate del 2019, in cui discute della ricerca dell’Harry giusto (e del sollievo nell’aver trovato Daniel Radcliffe). Mentre, comprensibilmente, non si fa menzione della controversia in cui la Rowling si è invischiata al di fuori di Harry Potter, le discussioni su come i film hanno invece promosso l’accettazione, la tolleranza e l’amicizia sembrano assumere un significato aggiuntivo.
Le cose che perdiamo trovano sempre il modo di tornare da noi, anche se non sempre come noi ce le aspettiamo.
Di seguito il trailer YouTube della reunion:
Sentirsi parte di una famiglia
La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda di accendere la luce.
E’ possibile riuscire solo con la recensione di Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts farvi percepire parte dell’atmosfera che vi troverete davanti? Essa vi riporterà nei vostri ricordi personali ma la cosa più sorprendente, sarà vedere quanto i giovani attori riusciranno a condividere con voi riguardo le loro esperienze.
Emma Watson ha ammesso di essersi sentita “sola” quando la fama che ha circondato il trio ha raggiunto un boato assordante. Più tardi, ha ricordato di come si fosse “innamorata” del suo co-protagonista Tom Felton, anche se niente è mai successo romanticamente.
Milioni di giovani fan hanno sognato di far parte del mondo di Harry Potter e Return to Hogwarts è forse la cosa che vi farà sentire più vicini a quella sensazione, come sentirsi parte di una famiglia.
Cominciando dalla partitura di John Williams (con l’aggiunta di campanelli per le festività natalizie), la telecamera si libra sopra una strada vittoriana, compaiono le nostre amate lettere sigillate con ceralacca – e proprio così, chiunque sia arrivato fin qui da adesso in poi è a casa.
Harry Potter: Return to Hogwarts, che segna i 20 anni dall’uscita del primo adattamento cinematografico della serie fantasy di J.K. Rowling che ha cambiato il panorama mondiale e che ha venduto molti milioni di copie, si avvicina il più possibile all’estetica dell’originale fin dall’inizio.
Le tre star principali, Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint, fanno la loro chiacchierata nella sala comune di Grifondoro, ma la scena di apertura è nella sala grande di Hogwarts, poi Radcliffe e il regista dei primi due film, Chris Columbus, parlano nell’ufficio di Silente e così via. Si spazia tra informazioni relative a casting e realizzazione dei film fino ad arrivare a materiale d’archivio e sequenze delle pellicole di Harry Potter, con molte interviste ai protagonisti più amati.
Questo documentario fornisce un’ondata di nostalgia che sale pericolosamente fino a quando non sentirete che il cast e la troupe sono come una famiglia. Gli attori, come saprete, hanno iniziato a lavorare al franchise quando erano bambini e il loro pubblico è cresciuto insieme a loro praticamente in tempo reale quando i film sono stati pubblicati tra il 2001 e il 2011.
Le parole sono, per la mia opinione non tanto umile, la nostra fonte di magia più inesauribile, capace sia di ferire che di curare.
Accio fazzoletti
Dopo tutto questo tempo? Sempre.
Ci avviciniamo alla conclusione della nostra recensione di Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts dicendo che in meno di due ore intorno ad esso c’è fascino, calore, carisma – specialmente quando Helena Bonham Carter (Bellatrix Lestrange) irrompe sulla scena come l’uragano più glorioso del mondo – con tante chicche e aneddoti interessanti. Sì, ci racconta di come Alfonso Cuarón, che ha diretto il terzo film di Harry Potter, abbia fatto scrivere al trio centrale saggi sui loro personaggi e fedeli alla forma, la Watson ha consegnato una dozzina di pagine perfette, Radcliffe ha raccolto metà di un lato A4 e Grint ha sofferto nel farlo.
Il filmato di Alan Rickman è uno dei più coinvolgenti e svela la linea interna dalla Rowling sulla motivazione ultima di Piton e del non parlarne a nessuno. Poi viene affrontata la crescente solitudine della Watson mentre le pressioni su di lei crescevano, e del profondo affetto tra Watson e Tom Felton (Draco Malfoy) e la cotta che Radcliffe aveva per Bonham Carter.
Questo film documentario vi farà rivivere l’evoluzione della saga di Harry Potter, sia dal punto di vista cinematografico che dal punto di vista letterario.
La struttura inoltre non è casuale ed è divisa in più capitoli e spiega numerose curiosità tra le quali il motivo per cui i film siano stati diretti da registi differenti in base alle tematiche affrontate dalla narrazione.
È una produzione intelligente e calcolata, progettata per dare ai Potterheads esattamente quello che vogliono, nel modo in cui lo vogliono. Ma contiene abbastanza storie inedite e onestà da parte dei partecipanti e un senso di cameratismo per dargli un cuore più genuino di quanto probabilmente chiunque si aspettasse.
Un percorso, quello mostrato sullo schermo, che riguarda anche la vita degli attori principali e di come a partire dal terzo film abbiano potuto dire la loro sui rispettivi personaggi, di cui ormai conoscevano tutti i segreti.
Nostalgico, ricco di dettagli, curiosità e scoperte inedite, Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts non è una semplice reunion ma un tributo a una saga cinematografica che è entrata nella storia del cinema.
Fatto il misfatto.
Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts è già disponibile per la visione su Sky.
Concludiamo la recensione di Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts dicendo che è soddisfacente vedere un prodotto così curato che non tralascia l'aspetto di emozionare gli spettatori e i fan più incalliti. Un caloroso ritorno nei luoghi che hanno segnato più generazioni con il messaggio che l'intera saga ci ha consegnato: cosa misteriosa il tempo.
- L'alchimia tra gli attori che non è andata persa nel tempo: è stato come ritrovare dei vecchi amici.
- Il fatto che il film è un documentario vero e proprio pieno di contenuti interessanti per appassionati e non.
- Le emozioni senza tempo che si rivivono sullo schermo vedendo i luoghi e gli attori che più abbiamo amato.
- Un tributo pieno di profondità e familiarità.
- Chi non ha seguito la saga perde il lato commuovente della reunion.