Una donna statunitense ha partorito una bambina sul sedile passeggero di una Tesla, mentre Autopilot, il software di guida semi-autonoma dell’auto, era attivo. Negli USA si parla già della prima ‘Tesla Baby‘.
La notizia ha iniziato a circolare solamente in questi giorni, ma l’evento risale allo scorso settembre, quando Yiran Sherry, nome della madre, e Keating Sherry, suo marito, stavano portando il loro figlio di tre anni all’asilo. Il parto, per quanto atteso da un momento all’altro, ha colto la coppia completamente di sorpresa.
Quando le si sono rotte le acque – ricorda Yiran Sherry – la famiglia si trovava completamente bloccata nel traffico. È diventato immediatamente evidente che non ce l’avrebbero mai fatta a raggiungere l’ospedale in tempi utili.
Il marito ha attivato l’Autopilot inserendo come destinazione l’ospedale di Paoli, nello stato di Philadelphia. In questo modo ha potuto prestare immediato soccorso alla moglie. «Eravamo terrorizzati, mia moglie mi ha stretto la mano al punto che pensavo che l’avrebbe distrutta», ricorda a People Magazine con ironia il marito. «Le ho detto: ‘È tutto OK, concentrati sulla respirazione’. In realtà era un consiglio che stavo dando anche a me, avevo l’adrenalina al massimo».
Il parto è avvenuto quando ormai la Tesla si trovava a pochi metri dall’ospedale. A quel punto la coppia ha ricevuto l’assistenza di cui aveva bisogno. Una storia a lieto fine. Anzi, lietissimo.
Una volta in ospedale, continua la coppia, la loro bambina continuava a ricevere visite da parte degli infermieri di ogni reparto. “Volevano tutti vedere la bambina nata in una Tesla“.
La bambina si chiama Maeve Lily, anche se i due genitori avevano brevemente considerato il nome ‘Tess’, in omaggio alla Tesla che le ha permesso di nascere nonostante le circostanze avverse. «Saremo sempre estremamente grati agli ingegneri di Tesla che hanno creato Autopilot».