Ora che sono passati vent’anni dall’uscita del primo film dedicato alla trilogia de Il Signore degli Anelli stanno venendo fuori sempre più particolari sulla realizzazione di questa saga cult, e tra gli ultimi dettagli ce ne sta uno molto interessante: sembra che il produttore Harvey Weinstein avesse minacciato Peter Jackson di sostituirlo con Quentin Tarantino nel caso non avesse messo in pratica le sue indicazioni.

Secondo il racconto offerto dal manager di Peter Jackson, Ken Kamins, Harvey Weinstein ad un certo punto della lavorazione de Il Signore degli Anelli minacciò il regista, chiamando in causa Tarantino:

Harvey riusciva a passare dall’essere molto empatico all’arrivare a comportarsi come Mr. Hyde, minacciando Peter. In un momento particolare gli disse che se non avesse realizzato il tutto in un film da due ore e mezza, che era l’opposto rispetto a ciò che ci aveva detto in precedenza, lo avrebbe sostituito con Quentin Tarantino.

Una indicazione forzata del genere, considerando che ogni capitolo della trilogia dura quasi tre ore, sembra praticamente impossibile da accettare, e per questo la Miramax di Weinstein presto si tirò via dal progetto, mettendo in gioco la New Line Cinema che supportò le idee di Peter Jackson, tanto che lo stesso fondatore della casa,  Bob Shea, indicò al filmmaker che la trilogia era la soluzione migliore per il progetto.