Meta, parent company di Facebook e Instagram, lancia l’allarme: “50.000 utenti sono stati spiati da alcune agenzie che si occupano di spionaggio e sorveglianza“. I due social hanno mandato un avvertimento agli utenti coinvolti. Sono sette le agenzie responsabili della campagna di sorveglianza, che ha coinvolto oltre 100 paesi diversi.

Nel mirino di quelle che Meta chiama ‘surveillance-for-hire‘ company sono finiti giornalisti, attivisti politici e famigliari di persone perseguitate da regimi e governi autoritari.

Queste aziende fanno parte di un’industria ‘tentacolare’ che fornisce software ai suoi clienti software e servizi di sorveglianza e spionaggio. Non si fanno scrupoli: accettano qualsiasi cliente e sono disponibili a violare i diritti di qualsiasi persona, cancellando sistematicamente ogni diritto umano.

si legge in un comunicato firmato da David Agranovich, dirigente che si occupa di sicurezza per Meta, e Mike Dvilyanski, a capo della divisione controspionaggio. Meta spiega anche che queste agenzie rendono accessibili strumenti di sorveglianza sofisticati a governi e organizzazioni che altrimenti non avrebbero le risorse per condurre operazioni così complesse.

Meta menziona quattro delle sette agenzie ‘pizzicate’ a violare i diritti umani di giornalisti e attivisti. Sono Cobwebs Technologies, Cognyte, Black Cube e Bluehawk CI. Tutte e quattro con sede in Israele. Le altre tre aziende hanno sede in Cina, India e Repubblica della Macedonia del Nord.

Nel frattempo Facebook e Instagram hanno escluso le agenzie coinvolte da ogni tool di analisi messo a disposizione delle aziende.