In Cina Microsoft è stata costretta a sospendere la funzione di autocompletamento delle ricerche su Bing, suo motore di ricerca. La richiesta è arrivata direttamente dal Governo e l’azienda americana non ha avuto altra scelta se non quella di obbedire.
È l’ennesima interferenza del governo cinese sui prodotti e servizi di un’azienda americana. Proprio Microsoft solamente lo scorso ottobre era stata costretta a ritirare completamente LinkedIn, social network per professionisti, dal mercato cinese — proprio perché le costanti richieste di censura dei contenuti pubblicati dagli utenti da parte delle autorità ne avevano reso la gestione insostenibile.
Microsoft dovrà sospendere l’autocompletamento delle ricerche per un minimo di 30 giorni. Bing, ricorda l’agenzia Reuters, è l’unico motore di ricerca straniero attivo in Cina (così come LinkedIn, prima della chiusura, era l’unico social network americano di rilievo attivo nel paese).
Bing è una piattaforma per le ricerche online internazionale. Ci impegniamo a rispettare la legge di ciascun ordinamento, oltre al diritto degli utenti ad avere un equo accesso alle informazioni
si legge in un comunicato pubblicato sulla homepage della versione cinese di Bing.
Microsoft non ha specificato le ragioni che hanno portato le autorità ad imporre una sospensione della funzione.