Se oggi Paolo Sorrentino è un regista, è anche grazie a 8½ di Federico Fellini: il cineasta partenopeo svela i motivi, la sua scena preferita e il modo in cui ha la pellicola ha influenzato il suo ultimo film, È stata la mano di Dio.
Scritto e diretto dal regista e sceneggiatore premio Oscar, il film vede nel cast Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert, Luisa Ranieri, Renato Carpentieri e Massimiliano Gallo. Dopo un primo passaggio in sala, la pellicola arriverà sulla piattaforma a partire dal 15 dicembre.
La nuova opera dell’autore de Il Divo, La grande bellezza e The Young Pope è la storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Una vicenda costellata da gioie inattese, come l’arrivo della leggenda del calcio Diego Maradona, e una tragedia altrettanto inattesa. Ma il destino trama dietro le quinte e gioia e tragedia s’intrecciano, indicando la strada per il futuro di Fabietto. Sorrentino torna nella sua città natale per raccontare la sua storia più personale, un racconto di destino e famiglia, sport e cinema, amore e perdita.
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