Si chiama iRonCub e si è fatto notare soprattutto per il suo aspetto inquietante. Il robot, che ha una faccia da bambola e una scintillante tuta catarifrangente, è l’invenzione di un team di ricercatori dell’Artificial and Mechanical Intelligence lab, dipartimento dell’Istituto italiano di tecnologia.
Il robot umanoide è in grado di volare grazie ad un jetpack alimentato da tre motori a getto. Il sito Futurism lo ha definito «una mostruosità uscita da un incubo» e «l’ultimo genere di creatura che vorresti incontrare dopo l’avvento della singolarità». L’IIT è ovviamente a conoscenza del look ‘inquietante’ dei suoi robot, tant’è che nella homepage del suo sito ufficiale ci gioca su. «Ecco perché non devi avere paura di noi», recita il titolo di un panel recentemente tenuto dall’IIT durante un evento organizzato da La Repubblica.
In realtà i robot iCub un domani potrebbero avere un ruolo fondamentale nelle operazioni di soccorso durante le emergenze, ad esempio dopo un terremoto.
I ricercatori sottolineano i vantaggi di usare un robot di questo tipo – in sostituzione dei droni -, ad esempio immaginando come il robot potrebbe attraversare un terreno inaccessibile, fornendo – letteralmente – una mano a chi si trova in pericolo o necessità di soccorso.
Il lavoro di ricerca dell’IEE, spiega poi Daniele Pucci, ricercatore a capo del dipartimento di intelligenza artificiale e meccanica dell’IIT, un domani potrà anche essere usato come punto di partenza per testare degli esoscheletri volanti progettati per gli esseri umani.