In un anime in cui la “stilosità” dei personaggi è una caratteristica fondamentale, le musiche assumono un ruolo importante: lo sa bene Yugo Kanno, storico curatore della soundtrack degli anime tratti dalla saga di Hirohiko Araki (compreso, naturalmente, Le bizzarre avventure di JoJo: Stone Ocean), che ci svela parte del suo processo creativo e la sua sigla di chiusura preferita della serie.

La nuova serie, tratta come sempre dal celebre manga di Hirohiko Araki, è disponibile da pochi giorni su Netflix, che ha stretto un accordo con Warner Bros. per la distribuzione in esclusiva. Ogni serie è in continuity ma a sé stante, anche se per comprendere meglio il genere, il funzionamento dei poteri dei personaggi e la psicologia degli stessi è buona cosa vedere le stagioni precedenti, perlomeno la terza e la quinta.

Sinossi ufficiale:
Florida, Stati Uniti, 2011. Dopo un incidente d’auto con il fidanzato, Jolyne Kujo cade in una trappola ed è condannata a 15 anni da trascorrere nella prigione statale di massima sicurezza di Green Dolphin Street, nota anche come “l’Acquario”. Mentre si trova sull’orlo della disperazione, riceve dal padre un ciondolo che risveglia in lei un misterioso potere. “In questo mondo ci sono cose più terribili della morte, e ciò che succede in questo carcere è una di queste”. Il messaggio di un misterioso ragazzino che appare davanti a Jolyne, eventi inspiegabili che si susseguono, l’orribile verità raccontata dal padre durante una visita e un nome, DIO… Riuscirà Jolyne a uscire da questa prigione? I destini della famiglia Joestar e di DIO s’intrecciano da secoli. Che lo scontro finale abbia inizio!

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