Il libro Tinderbox: HBO’s Ruthless Pursuit of New Frontiers, scritto da James Andrew Miller, racconta molti retroscena interessanti su HBO, e naturalmente non manca, all’interno della trattazione, uno dei suoi più grandi progetti, Game of Thrones. A quanto pare, lo stesso autore dei romanzi George R.R. Martin ebbe da ridire sulla piega che hanno preso gli eventi dalla quinta stagione in poi, ma rimase inascoltato.
Non si tratta di una dichiarazione di Martin stesso, ma di una confidenza rivelata da Paul Haas, suo agente:
George vuole bene a Dan e Dave [Weiss e Benioff, showrunner della serie, ndr], ma dopo la stagione 5 ha cominciato a preoccuparsi per il percorso che stavano seguendo, dato che George sapeva dove doveva andare a parare la storia. Ha cominciato a dire “Non state seguendo le mie linee guida”. Le prime cinque stagioni seguivano il percorso tracciato. Poi sono andati fuoristrada.
Certo, fino a quel momento era stato più semplice, perché c’era il riferimento preciso e specifico dei romanzi già scritti: dalla quinta stagione si è spaziato molto di più, data l’assenza di relativi romanzi di riferimento, e la traccia lasciata da Martin è stata presa, a quanto pare, solo come un riferimento piuttosto flebile.
Oltretutto, sempre il libro afferma che Martin non ha mai rivelato come finiranno i romanzi e chi, effettivamente, salirà sul Trono di Spade, anche se gli autori dello show affermano che l’idea che si vede nel serial è la stessa suggerita da Martin.
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