Il Governo della Francia mette al bando Wish, popolare e-commerce cinese, dopo aver condotto diverse ispezioni a campione sugli oggetti messi in vendita sul sito. Il verdetto: «praticamente nessun prodotto rispetta la normativa dell’Unione Europea». In parole povere: è ciarpame e pure pericoloso.

Da qui la richiesta, presentata ufficialmente dal Ministero dell’Economia della Francia, di oscurare Wish e renderlo irraggiungibile dai motori di ricerca. Simile richiesta anche ad Apple e Google, che dovranno escludere l’app di Wish dalla versione francese dei rispettivi app store.

La Francia ha condotto un’ispezione acquistando 140 diversi prodotti per bambini venduti da Wish. Dopo i rigorosi test, è venuto fuori che il 95% dei prodotti non risultava conforme alle norme europee sulla sicurezza dei consumatori. Quasi un prodotto su due è stato ritenuto tossico o comunque pericoloso per la salute dei consumatori.

Una seconda indagine, questa volta su prodotti tecnologici, ha portato ad un esito del tutto analogo: il 95% dei prodotti non era a norma, il 90% è stato ritenuto pericoloso – ad esempio perché a rischio incendio.  Stessa storia per la bigiotteria: il 62% dei prodotti acquistati e testati dal Ministero dell’Economia della Francia è risultato essere pericoloso per i consumatori.

La domanda è lecita: se questi sono i risultati dei test svolti dalla Francia, cosa aspettano gli altri governi europei a prendere misure analoghe, svolte le opportune verifiche?

Nel frattempo Wish, pur rivendicando il diritto di non dover controllare ogni prodotto venduto sulla sua piattaforma, ha contestato la decisione della Francia ed ha annunciato un ricorso.