Quello attuale è un momento molto importante, per Zerocalcare: l’autore romano, dopo dieci anni di successi, è ancora (giustamente) molto apprezzato e costantemente al lavoro su nuove storie e nuovi modi di raccontarle, come dimostrato dalla serie animata Strappare lungo i bordi, approdata in questi giorni su Netflix con grande successo di pubblico e critica.
Successo che ha spinto, il settimanale di Repubblica Robinson a dedicargli il giusto spazio nel numero di questa settimana, in cui si parla della serie tv quanto del nuovo progetto libraio, “Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia”, del suo rapporto col lavoro e, naturalmente, di politica – uno dei suoi argomenti cardine -, di società e di problemi generazionali.
Ad esempio, la sua posizione sull’utilizzo della schwa è ben precisa:
Per me la schwa non è una soluzione ottimale per tanti motivi: perché ci sono difficoltà di pronuncia, perché quando scrivi a mano non si riesce a capire bene e così via. Però penso che il suo valore sia imporre una riflessione intorno alla lingua.
Parlando invece del suo lavoro e di come gli sia venuta l’idea di realizzare una serie animata, ha affermato:
Dopo aver scritto duemila pagine in sette anni non ce la facevo più a fare solo fumetti: dovevo fare qualcosa di diverso. (…) Io a un certo punto ero convinto che sarebbe stata la débacle più totale.
Ma tutto questo tempo dedicato al narrare quel che gli sta a cuore, gli lascia spazio per altro?
Io non ho una “parte dedicata al lavoro”, il lavoro si è divorato tutti i miei spazi. Io non ho tempo di staccare mai, non ho giorni off e se succede c’è il vuoto.
Strappare lungo i bordi è disponibile su Netflix dal 17 novembre: prodotta da Movimenti Production in collaborazione con BAO Publishing, è la prima serie d’animazione di Zerocalcare ed è ambientata nell’ormai noto universo narrativo dell’autore, dove non mancano personaggi cult come Secco, Sarah, l’Amico Cinghiale e l’iconico Armadillo, la cui voce è di Valerio Mastandrea.
Leggi qui sotto i nostri approfondimenti su Strappare Lungo i Bordi:
- Zerocalcare batte Squid Game e Narcos: “Disegnare solo fumetti non mi bastava più: dovevo fare qualcosa di diverso” (repubblica.it)
- Sul nuovo Robinson: Chi ha incastrato Zerocalcare? (repubblica.it)
- L’intervista. Zerocalcare: “In ‘Strappare lungo i bordi’ al minuto uno si parla di Genova. E non è un caso” (repubblica.it)