La piattaforma di eMule, nonostante i suoi anni, è tornata recentemente sotto i riflettori per quel che riguarda lo sharing dei Green Pass, in realtà tecnologia particolarmente nuova, visto che sul portale risulta possibile ottenere in maniera completamente gratuita dei codici.
Il dettaglio preoccupante è che questi risultano perfettamente funzionanti, e che di conseguenza utilizzando l’app Verifica C19 si ha modo di convalidare l’effettivo codice, accedendo quindi a luoghi chiusi senza aver eseguito un tampone o aver effettuato il vaccino come da procedura.
Attualmente, per fortuna, la falla è già stata resa ufficialmente nota, e di conseguenza il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato nel giro di pochissimo tempo un’indagine al fine di capire come il tutto sia successo, accertandosi della provenienza dei codici.
A quanto pare infatti, i Green Pass (circa 1.000) attualmente in circolarmente su eMule provengono da individui non consci di quanto avvenuto, che potrebbero aver condiviso involontariamente il proprio codice. Per il momento, i Pass non sono ancora stati bloccati, ma sicuramente dei provvedimenti ufficiali non ci metteranno molto ad arrivare, come già avvenuto per sfortunate situazioni simili (come la breccia nel database approfondita in questo articolo).